Redazione
San Marco in Lamis, lunedì 23 marzo 2015 - Vi proponiamo un inedito scambio epistolare tra Antonio Cera dirigente scolastico in pensione e Joseph Tusiani il poeta sammarchese che vive a Manhattan: "Carissimo Tonino, vedo che i tuoi lettori sono sparsi un po’ dovunque: le mie cosucce le hanno lette finanche a Roma. Dovrei mandarti altre cose per non farmi mai dimenticare dai cari amici della Valle. Un abbraccio, Joseph Tusiani".
EQUINOZIO DI PRIMAVERA
Nuntio vobis gaudium magnum:
quest’oggi il giorno dura
esattamente quanto la notte.
Non lo sapevo né mi ero mai accorto
che fra mattina e sera
ci fossero istanti che misurano
distanze incalcolabili di tempo
a noi del tutto ignoto, e—vi confesso—
non me ne accorgo ancora.
Alle stelle darei il permesso
d’assecondare istinto o capriccio,
io che in queste lor cose
non mi son mai impicciato né m’impiccio,
e a tutti gli astronomi dotti
ho affidato e affido,
con il primo, il secondo equinozio,
quello del mite settembre,
e—sono serio, non rido—
mi contento di poco, io:
con gli astri si prendano loro
il loro equinozio;
io mi prendo soltanto
la cosa più certa e leggera—
la Primavera.
Joseph Tusiani New York, 21 marzo 2015