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San Marco in Lamis, martedì 21 gennaio 2025 -  Antonio Nardella classe 1920, orefice, venne chiamato alle armi nel febbraio 1940 e subito inquadrato nel 10° Reggimento “Regina” di stanza a Barletta per il controllo delle isole dell’Egeo. Il 10 giugno 1940 allo scoppio della Seconda Guerra mondiale si trovava già nell’isola di Coo in Egeo e da lì è cominciata la sua lunga Guerra. Si distinse subito per la sua intelligenza e intraprendenza tant’è che ottenne il grado di sergente.

Qui rimase per il periodo bellico più di tre anni dal 6 marzo 1940 al 3 ottobre 1943 quando venne catturato dai tedeschi e deportato in un campo di concentramento situato in Grecia, fino al settembre 1944 quando evase con altri commilitoni per darsi alla macchia.

Nella speranza di ritornare in patria si consegnò alle truppe Inglesi, ma fu deportato in un campo di prigionia in Egitto, da dove riuscì ad evadere ancora una volta trovando rifugio per circa un mese in Terra Santa accolto da un padre francescano di Rignano Garganico, Padre Antonio Battista. Solo nell’aprile del 1946 venne rimpatriato ecco perché lunga guerra. Insignito di tre Croci di Guerra per il periodo bellico, distintivo d’Onore dei Volontari della Libertà, diploma d’Onore di combattente per la Libertà d’Italia 1943-1945 e la Medaglia commemorativa per il periodo bellico 1940-1943.