Mario Ciro Ciavarella

San Marco in Lamis – sabato 24 ottobre 2015 - La crisi sta mettendo… in crisi tutto. Anche la capacità o la possibilità in Turchia di sposarsi. È come se si fosse abbattuto sul Paese islamico-europeo una maledizione: molti uomini non riescono a trovare moglie. E in questo caso sembra che ci voglia pensare un politico per risolvere questo problema. In occasioni importanti come le elezioni, tutto è possibile. Durante le campagne elettorali si promette di tutto: lavoro, giustizia, assistenza sociale e adesso anche… una moglie sicura. 

 

È quello che ha promesso il leader turco Ahmet Davutoglu per le prossime elezioni. Evidentemente in quel Paese non è facile trovare moglie: troppe donne non vogliono sposarsi.

E allora si passa dalle parole ai fatti: se il suo partito tornerà al governo, ci penserà Davutoglu a trovare ad ogni turco una donna.

Però, un discorso è proporre ad una donna, un uomo; e un altro imporre ad una donna, un uomo!!

Qui si parla di imposizione. Care donne ottomane, sarete costrette a sposare colui che il premier sceglierà per voi.

Sembra che siamo tornati indietro nel tempo, quando in molte zone del sud Italia c’erano le “malimaritate”, donne costrette a sposare uomini, spesso anziani, per sopravvivere. 

Saputo ciò le donne turche “anti-matrimonio-forzoso” potrebbero decidere di diventare monache. Quindi, decidendo di passare da un eventuale stato di “voto di non castità” come previsto dal premier turco, ad un vero e proprio voto di castità, rinchiudendosi nei conventi. E così, molti monasteri turchi potrebbero riempirsi di donne che fuggono da matrimoni combinati… male.

“Buongiorno, sono la signorina Fatima e vorrei farmi suora”, chiede la novella sposa di Gesù alla madre superiora che l’accoglie all’entrata di un convento.

“Così, su due piedi, senza frequentare il corso come previsto dalle vigenti leggi monastiche?”

“Sì, e dobbiamo anche muoverci, perché il primo di novembre qui in Turchia si voterà e se vincerà Davutoglu saremo costrette a sposare chiunque”, spiegò la ragazza che non voleva sposare chiunque.

“Ah sì, questa notizia non è male. La politica a volte sorprende, in senso positivo. Quasi quasi lascio l’abito monacale per intraprendere l’attività di moglie e madre a tempo pieno”, rispose la madre superiora di quel convento. 

“Ma lei allora è a favore di questa imposizione al matrimonio?”

“Come no, sono diventata suora per questo motivo: non riuscivo a trovare marito”, rispose illuminata come quando si vede “La Luce”, la madre-quasi-non-più-superiora. 

“Vuoi lasciare il convento per sposarti comunque?”    

“Certo. Come si chiama questo candidato a cui devo dare il mio voto?”

“Devi scrivere sulla scheda elettorale: Ahmet Davutoglu”, spiegò con la testa completamente confusa l’aspirante novella suora.

“Lo farò!” E con queste parole terminò il dialogo tra la quasi ex madre superiora e la ragazza che stava per entrare nello stato di… prigioniera politica-spirituale.

Ormai l’ex madre superiora era in borghese: aveva abbandonato tutto e tutti e non vedeva l’ora di andare alle urne per votare il suo nuovo uomo della Provvidenza, l’attuale premier turco. La Provvidenza precedente (Gesù, Dio, lo Spirito Santo… e tutto ciò che c’è e non si vede) era stata sostituita da una Provvidenza che c’è e si vede: Ahmet Davutoglu.

Le elezioni si svolsero, il politico turco “pro-matrimonio-a-prescindere” aveva perso. Così ogni donna turca ha potuto sposare (o meno) chi ha voluto.  

La madre che era superiora in un convento, vista la situazione non più di suo gradimento, fondò un partito, “Movimento delle donne da avviare al matrimonio”.

Con il seguente programma di governo se si fossero vinte le elezioni:

- Tutti gli uomini saranno costretti a sposarsi

- Gli uomini che non vorranno sposarsi prenderanno i voti monacali

- Gli uomini già… monacati (frati, preti…) saranno costretti a lasciare la loro condizione di consacrati a Dio e sposarsi comunque.

Letto il programma molti uomini decisero di espatriare. La politica turca costringeva troppo!! O da un lato o dall’altro. Sembrava che non c’era scampo: sembrava un matrimonio con… premio di maggioranza.

In Turchia in pochi anni rimasero pochi abitanti: solo quelli che ancora non erano maggiorenni, e gli anziani: quelli che ormai nella loro vita avevano visto troppo.

(Anche più di un matrimonio ciascuno… era più che sufficiente per astenersi alle prossime elezioni…)