Mario Ciro Ciavarella Aurelio
San Marco in Lamis, venerdì 3 gennaio 2020 - Molta gente pensa che i papi siano essere perfetti!!! Senza macchia e senza paura, senza peccati (papa Bergoglio si confessa ogni 15 giorni), e sicuramente santi (quando sarà il momento…) Invece no! Sono persone normalissime che occupano un ruolo di primo piano religioso e politico. Né più e nè meno! E quando vengono eletti, le diatribe e le “congiure” che ci sono all’interno della Cappella Sistina, durante il Conclave, non ci è dato sapere.
I papi di centinaia di anni fa e quelli contemporanei, sono uguali. Nel senso che allo stesso modo sono dei vicari di Cristo sulla terra. Quindi, non ci sono stati dei papi “più papi di altri”, e nemmeno papi “meno papi di altri”. La carica che ricoprono è sempre quella da più o meno duemila anni.
Anche quando la Chiesa deve prendere delle decisioni importanti, il papa indice il Concistoro, per discutere di problemi concernenti il governo della Chiesa, la canonizzazione di santi ecc. Giusto per dire che il papa “non comanda” da solo, ma è “solo” un importante membro della Chiesa Cattolica. Quindi, non ci meravigliamo se ha strattonato una fedele… fin troppo fedele alla figura del pontefice. Anche lui è fatto di carne ed ossa!
Infatti papa Ratzinger anni fa ha dovuto rinunciare alla Cattedra di Pietro per motivi di salute. E i papi non possono far miracoli da vivi (è inutile che li strattoniate per convincerli…); o meglio: se li fanno non vengono tenuti in considerazione in fase di processo di canonizzazione. Ma i miracoli considerati sono solo quelli fatti dall’aldilà. La pazienza ha come sempre un limite, per tutti, e soprattutto secondo me, per quelli che sono spesso sotto i riflettori, con gente che non li molla quasi mai, e la loro privacy è spesso violata.
Papa Bergoglio ha una giornata tipo che mette paura!! Sveglia alle 4,45; si fa la barba, poi preghiera e meditazione della durata di un’ora e mezza, alle 7 c'è la messa nella cappella di Santa Marta che presiede ogni giorno alla presenza di un gruppo ristretto di fedeli, circa un centinaio, che poi Bergoglio saluta uno ad uno al termine della celebrazione.
Al termine della messa, inizia la giornata di lavoro di Papa Francesco segnata da udienze, incontri e visite. In mattinata si alternano infatti i gruppi che partecipano a convegni e che si recano in Vaticano per incontrare il Pontefice; ci sono poi le visite dei capi di Stato, primi ministri e politici, e le udienze a vescovi e cardinali di tutto il mondo. Il martedì, generalmente, è la giornata di “riposo” per Bergoglio, che prepara i discorsi e le catechesi per l'udienza del mercoledì che si svolge in piazza San Pietro durante la primavera e il periodo estivo, e nell'Aula Nervi durante il periodo invernale.
Il sabato, in genere, ci sono le udienze ai capi dicastero o al presidente della conferenza episcopale italiana alla vigilia dell'assemblea generale e del consiglio permanente. La domenica, come è tradizione, c'è la recita dell'Angelus dalla finestra che affaccia su San Pietro (Regina Caeli durante il periodo pasquale, cioè dalla domenica di Pasqua fino al giorno di Pentecoste). La mattina è anche il momento in cui il Papa firma le nomine dei nuovi vescovi, prepara i discorsi per le udienze e i viaggi.
Mangia nel refettorio, insieme a tutti gli altri, non ha un tavolo suo e se il servizio è self-service fa la fila per riempirsi il piatto personalmente. Dopo essersi riposato un'oretta dopo pranzo, il Papa riprende il suo normale lavoro fatto di udienze, incontri, studio di dossier e preparazione di discorsi e messaggi. Non mancano le telefonate a parenti, tra i quali la sorella Maria Elena, e i nipoti, uno dei quali è sacerdote, oltre che agli amici.
La cena alle 20, sempre a casa Santa Marta. E poi a letto presto. Il Papa non ama guardare la televisione (l'ultimo film visto è stato «La vita è bella» di Roberto Benigni) mentre tra le sue passioni c'è il calcio. Tifosissimo del San Lorenzo, la sua squadra del cuore in Argentina, di cui possiede la tessera, la numero 88.235. È per questo che ad ogni partita si informa sul risultato da una guardia svizzera, la stessa da quando è stato eletto.
E ci fermiamo qui!!! Ditemi voi: ma chi vorrebbe fare una vita del genere tutti i giorni?? Ecco perchè poi scatta anche un po’ di nervosismo quando qualcuno lo strattona o lo vuole “solo per sè”. E non dimentichiamo che questo papa lotta quotidianamente contro cardinali e vescovi per far passare la sua politica su come cercare di risolvere parecchi problemi: quello della pedofilia nel clero, i ladri che ci sono nel clero, i soldi che spariscono miracolosamente, crisi delle vocazioni, le chiese che perdono fedeli domenica dopo domenica, e tanti altri problemi che verranno.
Le frasi tipo: “Mi sento come un papa!”, oppure “Sta bene come un papa”, sono ormai non più attuali. La Chiesa sta attraversando un periodo molto complesso e che difficilmente riesce a gestire. Per alleggerire tutto questo sistema che ormai sta diventando ingestibile, in futuro ci vorrebbero… due papi.
Mario Ciro Ciavarella Aurelio