Redazione
San Marco in Lamis, domenica 22 dicembre 2019 - Il Primo Natale, settimo film di Ficarra e Picone, vede protagonisti Salvo e Valentino in due vesti completamente contrapposte: ladro il primo, sacerdote il secondo. Il palermitano Salvo è un ladro di sacre reliquie, ma non è affatto credente e vede nei suoi santi furti solo un'occasione di arricchimento. Valentino è un prete che esercita nel paesino siculo ed è fortemente affascinato dal presepe e dall'incanto che la sacra composizione suscita nei fedeli, tanto da realizzarne uno vivente nella sua parrocchia con una statua al posto di Gesù Bambino.
Quando Salvo, mosso dal clamore suscitato dall'iniziativa di don Valentino, decide di rubare la statua, non si aspetta che il suo mondo ateo e quello cristiano si scontreranno in pieno. I due si ritroveranno catapultati indietro nel tempo nella Palestina di oltre duemila anni fa, fino all'epoca, appunto, del primo Natale. Mentre si mettono alla ricerca di Giuseppe e Maria per fare in modo che la venuta al mondo di Gesù vada secondo la tradizione, Re Erode (Massimo Popolizio), intimorito dalla prossima nascita di quello che è stato definito il "Re dei Re", è sulle loro tracce. Questo viaggio fantastico e inaspettato si trasformerà in una vera e propria missione: salvare la vita a Gesù, ma sarà anche un'occasione per scoprire se stessi. Salvo e Valentino cambieranno le sorti del Natale o riusciranno a salvare la festa più attesa dell'anno?
Il Primo Natale arriva dopo il notevole successo di L'ora legale (2017), che ha portato a casa ben 10.140.000 euro, rivelandosi il più grande risultato della carriera cinematografica in crescendo di Ficarra e Picone. I comici palermitani non hanno iniziato autodirigendosi: il loro primo film da protagonisti, Nati stanchi (2002), portava la firma di Dominick Tambasco. Successivamente, per il Il 7 e l'8 (2007) e La matassa (2009), si sono occupati della regia insieme a Giambattista Avellino, per poi prendere definitivamente in mano le redini dei loro lungometraggi con Anche se è amore non si vede (2011): il successivo ottimo esito di Andiamo a quel paese (2014) ha aperto le porte a L'ora legale e allo stabilizzarsi di una vena satirica e divertita.
La sceneggiatura di Il primo Natale, che istintivamente farebbe pensare a Non ci resta che piangere, è stata scritta ancora in collaborazione con Nicola Guaglianone e Fabrizio Testini, mentre l'allestimento complesso del film in costume è affidato alle cure di Francesco Frigeri per le scenografie, tre volte David di Donatello, tra cui una per La leggenda del pianista sull'oceano. La fotografia è per la prima volta a cura del conterraneo Daniele Ciprì, già della celebre ditta avanguardistica Ciprì & Maresco (gli autori di Blob e Cinico TV), di recente messosi alla prova con un'altra ricostruzione d'epoca remota per Il primo re di Matteo Rovere. Nonostante non si sia mai fatto mancare il cinema come alternativa alla sua continua attività teatrale, Massimo Popolizio, qui interprete di Erode, solo l'anno scorso ha avuto un ruolo cinematografico da protagonista in un film a larga distribuzione: ha interpretato infatti Mussolini nel Sono tornato di Luca Miniero. (https://www.comingsoon.it/)