Comunicato Stampa

San Marco in Lamis, domenica 17 novembre 2019 -  Il 12 dicembre 2019 torna la Stagione Teatrale al "Giannone" di San Marco in Lamis. Nel programma, spicca la novità della danza che, per la prima volta, viene ospitata dalla stagione del “Giannone” e l’importante appuntamento con il comico Giobbe Covatta.

 

 il programma

giovedì 12 dicembre 2019 – ore 21,00 - “IL PRIMO MIRACOLO DI GESU’ BAMBINO”, da Mistero Buffo di DARIO FO, con Matthias Martelli.

 Mistero Buffo è il testo più famoso di Dario Fo, uno spettacolo che ha consegnato il nome del suo autore-attore alla storia. Con questo capolavoro Fo riprende un genere usato dai giullari medievali per capovolgere l’ideologia trionfante del tempo dimostrandone l’infondatezza: partendo dalla lingua costruita sul suono, sulle onomatopee, sui cambi di ritmo, giunge a rendere giustizia a quel mondo di diseredati, di subalterni, di folli, di sognatori, di ubriachi, di sconfitti, che oggi come allora chiedono una rivincita.

Eugenio Allegri dirige con mestiere e sapienza Matthias Martelli in questa esilarante giullarata popolare facendo leva sulle talentuose prerogative attoriali di Matthias Martelli. 

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VENERDì 10 GENNAIO 2020 – ore 21,00 - “SEMPLICEMENTE DONNA”, di Stefania Benincaso, con Lorenzo Flaherty e Stefania Benincaso. Al violino Luigi Martino.

 Un progetto teatrale contro la violenza di genere, che viene affrontata in tutte le sue molteplici declinazioni, con un paradossale rovesciamento del punto di vista tradizionale. I testi, scritti da Stefania Benincaso, attingono alla cronaca, alle vicende attuali, ai classici della Letteratura, per dare voce, anche con amara ironia, alle donne che troppo spesso non hanno avuto la possibilità o il coraggio di denunciare. Lorenzo Flaherty e Stefania Benincaso si muovono sulla scena usando un linguaggio poliforme: un contrappunto emotivo, ora di parole ora di sguardi, ora drammatico ora leggero, che usa spesso toni ironici e grotteschi.

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Mercoledì 29 gennaio 2020 – ore 21,00 - “SEI GRADI”, di e con Giobbe Covatta.

FUORI ABBONAMENTO

 Giobbe Covatta proprio non ce la fa a non affidarsi ai numeri. Dopo i precedenti spettacoli (“7”, come i sette vizi capitali e “30”, come gli articoli della carta dei diritti dell’uomo), il comico napoletano ci riprova con un nuovo lavoro, intitolato “6 gradi”, in riferimento all’aumento in gradi centigradi della temperatura del nostro pianeta. Covatta continua nel suo percorso “impegnato”, nel tentativo meritorio (sia dal punto di vista umano che da quello artistico) di utilizzare il linguaggio della commedia per portare alla ribalta temi di grande attualità legati alla sostenibilità ambientale, ai cambiamenti climatici e alla situazione dei paesi del terzo mondo.

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Sabato 15 febbraio 2020 – ore 21,00 - “IL LAGO DEI CIGNI”, Compagnia Nazionale di Raffaele Paganini e Compagnia Almatanz di Luigi Martelletta.

 Un nuovo lavoro del coreografo Luigi Martelletta che proporrà un balletto stilisticamente snello, dinamico e vivace. Non tralasciando però quell’itinerario danzato che molti si aspettano: I Cigni, danza Spagnola, danza Russa, il Valzer, il Principe del male, per poi concludere con il famoso e suggestivo Passo a Due del Cigno Nero.

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Sabato 7 marzo 2020 – ore 21,00 - “UN GRANDE GRIDO D’AMORE”, di Josiane Balasko, con Barbara De Rossi, Francesco Brachetti, Isabella Giannone e Simone Lambertini; musiche originali di Pino Cangialosi, regia Francesco Branchetti.

 La fortuna scenica di Josiane Balasko è un fenomeno conosciuto e che negli anni è diventato sempre più clamoroso. Ormai non c’è palcoscenico importante del mondo che non abbia ospitato una sua commedia e i suoi testi riscuotono ovunque straordinari successi. I personaggi caratterizzati in maniera straordinaria, non sono solo pedine dell’azione scenica, ma si trasformano in personaggi identificabili e riconoscibili di un ambiente, come quello del teatro e dello spettacolo, colti nei tic, nelle frustrazioni e nelle ambizioni spesso sbagliate o comunque bizzarre della loro esistenza.

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Venerdì 20 marzo 2020 – ore 21,00 - "DELIRIO A DUE”, di Eugene Ionesco, con Raffaello Lombardi e Paola Cerimele, regia di Antonio Ligas.

 La tragicomica commedia di una coppia (qualunque), costretta a nascondersi in una casa (qualunque) durante una guerra (qualunque). Lei e lui, questi i nomi dei personaggi, passano il tempo a discutere, di tutto e di niente, e sembra non esistere alcuna possibilità di comunicazione tra di loro (comunque). La guerra tra le mura di casa rimbalza l’eco della guerra di fuori.

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Venerdì 3 aprile 2020 – ore 21,00 – “3 PAPà PER UN BEBè’”, scritto da Antonio Grosso, con Mario Zamma, Nicola Canonico, Giuseppe Cantore e con la partecipazione di Alessia Fabiani. Regia di Roberto D’Alessandro.

 Tre papà per un bebè è la storia di tre amici quarantenni che vivono nello stesso appartamento, ognuno concentrato nel proprio lavoro e nella propria vita da single: un donnaiolo impenitente, un omosessuale eccentrico e un laureato in ginecologia con problemi con l’altro sesso, all’improvviso piomba in questo tranquillo menage domestico, un neonato di pochi mesi ed a complicare la situazione giunge anche in maniera inaspettata una misteriosa ed avvenente ragazza. All’improvviso arrivo del neonato, i tre uomini cominciano, giorno dopo giorno, a mettere in gioco le loro proprie priorità e i propri sentimenti. Il piccolo porterà nelle loro esistenze una rivoluzione tale che li guiderà a capire il vero senso della vita e li libererà finalmente dal Peter Pan che c’è in ogni uomo, per ritrovare la propria maturità fra le braccia del bebè.

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 Domenica 19 aprile – ore 19,00 – “UCCELLI”, da Aristofane, una produzione Bottega degli Apocrifi, da un’idea di Cosimo Severo e Stefania Marrone, con Luigi Tagliente, Bakary Diaby, Giovanni Salvemini, Filomena Ferri, Mamadou Diakite, i musicisti Fabio Trimigno e Celestino Telera e con il coro dei partecipanti al laboratorio Uccelli - Teatro Diffuso, regia di Cosimo Severo

 Uno spettacolo che vede insieme attori e musicisti professionisti, bambini, ragazzi, cittadini: una produzione di Comunità.

Perché Aristofane? Perché una commedia del 414 prima di Cristo? Perché a pensare a due uomini che denunciano le leggi della loro città perché corrotta, e se ne vanno inneggiando al cambiamento e convincendo gli ingenui uccelli a cambiare le cose insieme a loro, e scoprono presto che avere potere è più interessante che cambiare le cose, e uno dei due all’improvviso è re, dittatore e successore di Zeus mentre l’altro non sa più dove si trova… insomma, dopo 2.500 anni ci fa ancora ridere.

 

Costo abbonamento per 7 spettacoli euro 60,00

E’ possibile l’acquisto dell’abbonamento e dei biglietti con la Carta del Docente

Gli abbonati della scorsa stagione che non hanno ottenuto il rimborso della quota abbonamento dell’ultimo spettacolo annullato, restituendo l’abbonamento alla Stagione 2019, avranno diritto ad uno sconto di € 8,00 sul nuovo abbonamento o su uno spettacolo a scelta della stagione.

Prevendite:

Amedeo Gioielli, Corso Matteotti, 166 – San Marco in Lamis

Edicola Russo, Corso Umberto I, 39 – San Giovanni Rotondo