Antonio Daniele
San Marco in Lamis, domenica 17 novembre 2019 - Nella penultima Domenica dell’anno liturgico Papa Francesco, da 3 anni, ci fa riflettere sulla povertà istituendo la Giornata mondiale dei Poveri. Perché una giornata per i poveri? Sembra quasi che la nostra attenzione si deve concentrare in un’unica e sola giornata e per il resto dell’anno? La scelta della Domenica mi sembra propizia e stimolante. Come se il Papa ci volesse dire, adesso che è finito quest’anno, in cui hai celebrato e ti sei nutrito della Parola e dei Sacramenti, che posto hanno i poveri nella tua vita?
Ogni volta che sei stato arricchito dalla grazia di Dio, ti sei ricordato di chi ha meno di te? E Gesù stesso che leggendo i cuori di chi lo accusava di non far nulla perché una donna avesse consumato un vasetto di olio profumato, mentre poteva essere venduto per darlo ai poveri, ci ricorda come “i poveri li avrete sempre con voi”. A dire il vero un po' tutti siamo poveri o di beni materiali o di affetto, d’amore. Nella nostra povertà tendiamo la mano. Mentre stiamo per donarla, ci accorgiamo che tanto, il centuplo, viene ridonato alla nostra vita.
La povertà la troviamo nella prima beatitudine nel discorso della montagna. Gesù stesso s’identifica nel povero nel giudizio finale quando il Figlio dell’uomo verrà nella gloria e chiederà ho avuto fame, sete, ero nudo, forestiero, ammalato, carcerato, qualunque cosa avete fatto ai più piccoli lo avrete fatto a me. La povertà è il cuore stesso del Vangelo. Papa Francesco con questa giornata ci vuole ricordare che Gesù, il suo Regno, l’Amore del Padre, non sono teorie astratte da leggere, da salotto o da grandi teologi.
L’amore di Dio, attraverso Gesù, si manifesta in un incontro, nel tendere la mano, nell’abbraccio fecondo delle nostre povertà. Questa giornata non si può racchiudere nel solo dare o fare qualcosa per i poveri. Ma si deve concretizzare nel nostro cambio di passo e di mentalità. I poveri sono nostri amici. Non ci lasceranno mai. Attraverso di loro incontriamo Gesù. In questa giornata la nostra Diocesi vuole fare un gesto concreto di vicinanza verso gli amici siriani che vivono il dramma della guerra. Le offerte raccolte durante le messe domenicali saranno devolute alla Caritas per questa circostanza.