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San Marco in Lamis, sabato 26 ottobre 2019 -  Continua l'attività di sensibilizzazione, confronto e promozione sul territorio locale e nazionale dell'Associazione "Le fracchie di San Marco in Lamis" attraverso la partecipazione attiva ad incontri organizzati aventi come finalità quella di valorizzare e salvaguardare le proprie tradizioni quali espressioni dell'identità culturale di un popolo che in esse si identifica e riconosce le sue radici.

È stato questo il tema dell'evento “Fucacoste” organizzato, lo scorso 24 ottobre dalla Pro Loco di Orsara di Puglia, presso la Sala Fondi Speciali della Biblioteca Provinciale di Foggia. Dopo il saluto del Dott. Vito Cristino, referente Fondi Speciali, la trattazione del tema è stata introdotta dal Donato Narducci, Presidente della Pro Loco di Orsara di Puglia, che ha tracciato, a grandi linee, con il supporto di scatti fotografici del fotografo Lorenzo Di Candia, i momenti più significativi della più antica e importante tradizione orsarese che si celebra nella notte tra il 1 e il 2 Novembre quando, le anime dei defunti del Purgatorio, Cocce Priatorje, ritornano in processione ai loro luoghi in cerca di preghiere da parte dei loro familiari per trovare pace.

In attesa del momento misterioso, che nessuno può vedere tranne le figure della tradizione popolare, tutto il vicinato partecipa contribuendo con un pezzo di legno per fare i falò, simbolo di riconciliazione e condivisione. Esperti e studiosi di questa tradizione, nei loro interventi, hanno messo in evidenza aspetti e affinità della stessa con altri rituali del fuoco presenti sul territorio, tra cui il fuoco sacro delle Fracchie, che rimane uno dei più rappresentativi della Regione Puglia.

L'intervento di Anna De Carolis ed Elisa Cipriani, in rappresentanza della nostra Associazione, oltre a ripercorrere brevemente le tappe storiche sulle origini e sull'evoluzione delle fracchie e della devozione popolare alla Vergine Addolorata, ha ribadito la necessità di costituirsi in una Rete di riti del fuoco, che possa meglio tutelare e valorizzare queste altissime forme di espressione culturale che rischiano di perdersi nel tempo cancellando tracce fondamentali di intere comunità che in esse affondano le loro radici storiche, sociali e religiose.

Un progetto ambizioso questo, condiviso e auspicabile, anche da parte di tutti i presenti. Il momento si è concluso con un sincero scambio di buoni propositi e prospettive future di collaborazione e di crescita.