Mario Ciro Ciavarella

San Marco in Lamis, giovedì 26 settembre 2019Questa è la recensione più difficile che finora ho scritto. Stiamo parlando di “Lost”, il telefilm che vanta innumerevoli tentativi di imitazione!! E non si sa da dove iniziare!! Iniziamo dalla fine? Ok: dalla fine. No, da metà storia: da quando la trama prende un bivio. L’aereo dove ci sono i 48 passeggeri della linea Sidney - Los Angeles (Oceanic Airlines) cade su un’isola.

Da quel momento c’è un loop temporale: la trama si sdoppia e l’aereo invece di cadere sull’isola, giunge normalmente a destinazione e si seguono le vicende dei passeggeri tutti salvi che vivono le loro vite senza grossi problemi. Assistiamo contemporaneamente a due linee narrative: sull’isola e non. Ma alla fine tutti si ritroveranno nello stesso posto, sia come isolani, che come passeggeri “normali”. Impressionante!                

Diciamo subito che non è tutto chiaro, non proprio dall’inizio, ma da quando ci sono salti temporali con l’isola che viaggia nel tempo!! Volete sapere cos’è l’isola? Ve lo diremo alla fine. Sembra che tutti i personaggi siano morti dall’inizio del telefilm, quando l’aereo cade. Ma successivamente gli sceneggiatori (che scrivevano la storia in diretta durante le riprese!!), ritirarono questa ipotesi e dissero che non tutti erano morti(!!?) Però sull’isola ci sono anche i… morti morti: Jack, il chirurgo, vede suo padre defunto. E il medico si trova proprio su quel volo per andare a prendere la salma del padre a Sidney e trasportarla a Los Angeles.

 Secondo me erano tutti morti sull’isola al momento dell’incidente, come si era pensato dall’inizio. Infatti il bivio narrativo serve proprio per vedere cosa avessero fatto i 48 viaggiatori se non ci fosse stato l’incidente aereo. Una volta sull’isola cercano di segnalare la loro presenza in tutti i modi, così, aerei e navi possano prelevarli. Ma sull’isola ci sono altre persone: gli Altri. Questo gruppo di persone fa parte del Progetto Dharma, stazioni deputate… fermiamoci qui con la trama. È inutile raccontare 112 episodi senza dire prima di tutto cosa significa Lost: sembra che sia un selezione naturale su chi possa salvare il Mondo dal Male!!

E il Male avrebbe la sua residenza su quest’isola!!! Non ditelo agli altri: fategli vedere più di 100 puntate… e tutta la cattiveria del Mondo come sarebbe giunta sull’isola? È tutto spiegato nell’episodio straordinario “La Roccia Nera”. Sulla Terra esistono siti posti su sacche di materia esotica che generano una potente energia elettromagnetica, capace di influenzare spazio e tempo. L’isola viene scoperta fin dai tempi antichi, gli Egizi eressero sull'isola una statua della fertilità, e in epoca latina una donna incinta naufraga sull'isola. Viene curata da una vestale romana a perenne guardia dell'isola, partorisce due gemelli, Jacob e l'uomo in nero. Ma la vestale la uccide, e alleva i due gemelli. Il Bene e il Male!!! E anche su questo filone narrativo ci fermiamo...       

 Non esiste solo un’isola come quella di Lost, ma diverse sacche di energia simili, tutte interconnesse. Quindi l'isola è uno dei tanti luoghi particolari. Dove alcuni guariscono da malattie incurabili e altri trovano la morte (qualcuno muore due volte!!), questo telefilm non deve essere seguito come se fosse una serie normale, ma bisogna rendersi conto che si sta seguendo un percorso quasi iniziatico: un atto di fede! 

 Bisogna credere in tutto quello che gli sceneggiatori ci hanno propinato in sei stagioni. Anche se loro stessi non ci hanno capito tutto!! (Ma perché secondo voi della vita cosa avete capito??) L’atto di fede più evidente è quello in cui alcuni personaggi devono premere ogni 108 minuti la sequenza numerica: 4+8+15+16+23+42. Totale: 108. Definita come equazione di Lorenzetti, un matematico italiano mai esistito. Incombenza da eseguire nella stazione Cigno del progetto Dharma.

 Nel telefilm gli indizi sono disseminati in quasi tutte le puntate, deve essere il telespettatore a trovarli: schegge di filosofia, casualità, fede, predestinazione. Come il fatto che tutti i personaggi della serie si conoscano già prima di incontrarsi sull’isola, solo che nessuno si ricorda dell’altro!! Ed è questa una delle peculiarità di Lost: uomini e donne che hanno avuto a che fare in passato e che poi avranno a che fare anche nell’aldilà. Bella trovata!! Anche se di Altrove ce ne sono più di uno…

 In conclusione riveliamo cos’è l’isola di Lost: è il tappo che non deve saltare. Altrimenti tutto il Male del Mondo, l’inferno, si diffonderà sulla Terra. E sarà la Fine!!   

 

Mario Ciro Ciavarella Aurelio