Mario Ciro Ciavarella Aurelio
San Marco in Lamis, martedì 3 settembre 2019 - Da alcuni giorni qualche fessacchiotto/a si aggira più o meno lungo quasi tutto il Sud Italia, travestito/a da Samara. Chi è Samara? È un personaggio cinematografico protagonista della pellicola “The Ring”, dove uccide tutti coloro che vedono uscire, la sua immagine impressa su una videocassetta maledetta, da un televisore.
Ed è un personaggio terrificante solo a vederlo, appunto bisogna vederlo altrimenti non incute nessuna paura. Gli ultimi avvistamenti sono stati registrati a Roma, Messina, Sardegna e anche al Candelaro di Foggia (ma come ha fatto ad uscirne viva da quel quartiere??) Naturalmente non si tratta sempre dello stesso fessacchiotto/a, ma in ogni luogo ce n’è almeno uno del posto che si traveste, ma armato anche di coltello, come questo personaggio horror.
Samara si nutre di paure, quelle degli altri, altrimenti muore. Quindi c’è bisogno di gente viva che la veda aggirarsi di sera, che possa dare vita imperitura a Samara. E dove potrebbe trovare la sua morte naturale Samara? In posti dove nessuno o quasi possa vederla. In un deserto? ma mica è fessa che va a farsi due giri dove non c’è anima viva. La ragazza sceglie posti dove ci siano almeno alcuni lampioni accesi e qualche macchina sfrecciare con l’autoradio che trasmetta “M’aggio accattate na giacca e pelle, na settimana intera di lavoro, p’ascì cu teeee…”
Ecco, questi sono i requisiti minimi richiesti affinchè Samara abbia un minimo di respiro vitale, datole dalla paura di gente viva!! Nel film non si riesce a capire come far fuori Samara, ecco perchè si aggira ancora tra pellicole cinematografiche in periferie di paesi e città: perché ancora nessuno ha trovato nessun antidoto per farla fuori per sempre!
Se lei, Samara, vuole farla finita di far soffrire chi la vede, e farla finita anche lei con quella sua vita ormai inutile e sofferente, la invitiamo a venire nel nostro paese, San Marco: troverebbe la morte sua!! Se poi vuole continuare a “vivere” in questa strana esistenza in vita, la invitiamo a stare alla larga dal nostro paese. Comunque “la mettiamo alla via” per il suo bene: una morte dignitosa ed eterno riposo. Vienici a trovare, fatti un giro sul viale, dopo due massimo tre giri, ti verranno a mancare le forze, inizierai a perdere i capelli e anche il coltello non sarà più sostenuto da una mano ormai senza più presa. Sperando che ci sia in giro qualcuno che possa chiamare il 118
Poi dirigiti verso corso Matteotti, vedrai qualche ombra diafana che cerca la via di casa, ma non riusciranno nemmeno a vederti: i gradi alcolici qui da noi fanno invidia all’”Oktober Fest” che si svolge in Germania. Non ti eviteranno per la paura, ma perché penseranno di vedere la propria ombra che è diventata bianca!! E potrebbero anche litigare con la stessa (c scerren cu la mureja…) Quindi, cara Samara, non vorresti nemmeno calcolata! Paura eh…
Sotto “li cerretedd” ti consigliamo di vistarla come ultima dimora, se poi vuoi farla finita prima, vedi tu… Lì tanto tempo fa c’erano frotte di innamorati che cercavano un po’ di intimità, ma adesso potresti trovare uno spazio aperto che quelli che soffrono di agorafobia, troverebbero la morte dopo pochi istanti. Figuriamoci tu che non troveresti nessuno, non potresti far vedere la tua lunga capigliatura e il tuo camice appena usciti dal televisore. Da solo fiancheggiata da alberi.
Il tour “Mai più Samara” potrebbe continuare “sop li mura”, garage a perdita d’occhio, e qualche cane che abbaia per abitudine: a chi potresti mettere paura? Lì Samara sarebbe la tua ultima tappa: moriresti di noia, forse qualche automobilista potrebbe vederti, ma ti scambierebbe per un alone diafano, come risultato dei fari accesi della sua auto appena uscita dal garage, e pulirebbe il parabrezza dopo averci soffiato sopra.
E visto che la sera è ancora lunga, fatti un lungo giro esterno per arrivare in zona Starale, dove una famiglia numerosa di cani non aspetta altro che farsi fare compagnia da qualche essere vivente di passaggio. Ma vedendoti in tale stato confusionale, nemmeno la famiglia canina ti salterebbe addosso: anche i cani provano pietà per chi sta peggio di loro!!
Qualche traccia di umanità la potresti trovare dietro la Sita, ma non prima delle 23, dopo, tra ciò che umano e ciò che… ti somiglia, confonderebbe anche te (pensa un po’…) Cara Samara, a te la scelta se vuoi ancora vivere nel tuo stato di persona/fantasma o qualcosa di simile, oppure se vuoi farla finalmente finita.
Considerato che i film a te dedicati sono appena tre, ti consiglio di non venire dalle nostre parti, altrimenti i produttori cinematografici potrebbero avere crisi su come continuare a girare film sulla tua vita. E se poi vuoi proprio proprio farla finita, vienici a trovare. Male che vada i produttori potrebbero farsi ispirare dal nostro paese per poter continuare a girare film della sagra “Paura nella città dei morti viventi”.
Mario Ciro Ciavarella Aurelio