Mario Ciro Ciavarella Aurelio
San Marco in Lamis, mercoledì 19 giugno 2019 - Il televisore, per chi ce l’aveva, era quello che teneva in bella vista una gondola, messa sopra come soprammobile. E un panno molto leggero e chiaro che copriva lo schermo televisivo. La polvere poteva far fulminare le valvole del televisore!! E quindi quel panno leggero serviva per proteggerlo contro tutte le intemperie casalinghe!!! Al’epoca di pensava così!
Forse quella protezione molto domestica riusciva anche a non far impolverare il mantello nero di Zorro! L’eroe senza macchia e senza paura che tra gli anni ’60 e ’70 sbucava dai televisori per intrattenere i ragazzini dell’epoca. I quali dovevano! prima finire i compiti scolastici (“li scritt per casa”) e poi la televisione si poteva accendere. La sigla di Zorro era straordinaria e metteva anche un po’ di timore: quasi tutta al buio e poi improvvisamente arrivava lui sul cavallo rampante. Con in primo piano la lettera “Z” stampata sulla pancia del sergente Garcia.
Quella lettera bastava per far capire che quell’impresa era stata compiuta dalla Volpe (Zorro in Messico). E si aspettavano tante “Z” stampate successivamente contro i cattivi di turno. E si aspettava, per vedere queste imprese, tanto tempo fa, la “Tv dei Ragazzi”, contenitore pomeridiano durante il quale venivano trasmessi gli episodi di Zorro, una settantina.
Questo personaggio ha avuto successo anche perché il cast di attori era straordinario: c’era non solo Zorro interpretato da Guy Williams (il primo in alto a destra nella foto), che interpretava anche Zorro… in borghese, Don Diego de la Vega; ma cerano anche il Sergente Garcia (Henry Calvun) in basso a sinistra; il servo muto di Zorro, Bernardo interpretato da Gene Sheldon (il primo in basso a destra); il fratello di Zorro, don Alejandro de la Vega (il primo in alto a sinistra); e la fidanzata di Zorro, Costancia, interpretata da Lisa Gaye (al centro della foto).
Ma i personaggi del telefilm non sono solo questi, ce ne sono almeno una quarantina!! Non per niente la produzione è della “Walt Disney”, e abbiamo detto tutto. La prima visione in Italia avvenne nel 1966 nel programma “Il club di Topolino”, ma le repliche nel tempo non si contano. Personalmente ricordo quelle della metà anni ’70, appena si finivano i compiti per casa, si accendeva il televisore alle ore 17 e facilmente alcuni amichetti che non aveva il televisore in casa loro, si autoinvitavano per vedere Zorro in casa dei compagni di strada. Vedere Zorro da solo non aveva senso, diciamolo. Assistere a cavalcate fatte in quel modo straordinario, non era da tutti: gli attori del telefilm erano soprattutto degli atleti, sui cavalli volavano. Facevano capriole, ci salivano sopra saltando dai tetti e tante altre acrobazie straordinarie.
Negli anni ‘90 tutte le puntate di Zorro vennero restaurate e ripresentate in tv a colori: operazione riuscita in pieno, si gustava ancora meglio lo spettacolo offerto dai produttori americani. Intanto noi ragazzini, accontentandoci del bianco e nero della tv di tanti anni fa, finita la puntata del telefilm, si usciva di casa e tutti volevamo fare Zorro!! Il sergente Garcia nessuno lo voleva interpretare, e allora si decideva che quello che doveva fingere si essere il sergente impacciato, doveva essere l’amichetto… più grassottello.
E per Carnevale tutti vestiti da Zorro!! Ma qualche anno dopo, arrivò un altro eroe quasi da un altro mondo: Sandokan. E per i successivi Carnevali c’erano due schieramenti: gli Zorro e i Sandokan. Sergente Garcia era completamente sparito, non solo come maschera di Carnevale, ma anche nella memoria di tanti di noi, ragazzini degli anni ’70.
Mario Ciro Ciavarella Aurelio