Redazione

San Marco in Lamis, giovedì 12 aprile 2018 - La scure della regione Puglia continua a colpire  tantissimi punti di primo soccorso, tra cui quello di San marco in Lamis.  La delibera adottata dalle Giunta della regione Puglia martedì scorso prevede la disattivazione di ben 39 punti di primo intervento attualmente attivi in Puglia, da sostituire con postazioni del servizio territoriale del 118. Questi i centri inseriti nell'elenco con prossima chiusura entro fine aprile: 

 In provincia di Foggia: San Marco in Lamis, Monte Sant'Angelo, Torremaggiore, Vico del Gargano e Vieste.  Bari: Alberobello, Bitonto, Casamassima, Castellana, Conversano, Gioia del Colle, Giovinazzo, Grumo, Locorotondo, Mola, Noci, Polignano, Rutigliano, Ruvo, Santeramo, Terlizzi, Triggiano. Bat: Canosa, Minervino, Spinazzola.  Brindisi: Cisternino, Cegli, Fasano, Msagne, San Pietro Vernotico. Lecce: Campi Salentina, Nardò, Poggiardo. Taranto: Ginosa, Grottaglie, Massafra, Moscati, Mottola.

Appena appresa la notizia questo il commento a caldo del primo cittadino  Michele Merla: “Dai vertici nessuna spiegazione, nessun confronto con il territorio. E soprattutto non ci fidiamo delle promesse. 8 anni fa ci avevano promesso la riconversione dei reparti. Stiamo ancora aspettando!”. Intanto venerdì 20 aprile alle ore 15.00, presso il Dipartimento regionale delle Politiche per la salute (via Gentile 52/Bari), Michele Emiliano incontrerà i direttori generali delle sei Asl pugliesi per un ulteriore confronto sulla proposta di riordino dei Punti di Primo Intervento.

Nel frattempo la notizia del ridimensionamento dei PPI ha scatenato il mondo politico: “siamo davvero senza parole per il perverso piano di smantellamento della rete di assistenza sanitaria adottato con delibera dalla Giunta Emiliano. Stanno tradendo i cittadini”. Lo dichiara il Consigliere regionale di FI e Vicepresidente del Consiglio regionale, Giandiego Gatta. Per il Presidente del Gruppo consiliare dei Popolari, Napoleone Cera “il provvedimento sconcerta per una tempestività non richiesta, specie alla vigilia della stagione estiva, quando molte località, soprattutto del Gargano (come Vico e Vieste) sono prese d'assalto dai turisti, con innegabile aumento degli accessi alle PPI”. In pratica il Gargano nord resterà senza punti di riferimento di primo intervento, dovendo ora riversarsi su San Giovanni Rotondo o Manfredonia, se non pure San Severo.

Stiamo solo razionalizzando le risorse”, precisa Emiliano.Non stiamo smantellando nulla e non stiamo tradendo nessuno e ripeto, per i cittadini non cambia nulla”, aggiunge ancora il Presidente della Puglia. “Dobbiamo imparare – si legge nella nota diramata da Emiliano - che per un taglio al dito, non dobbiamo andare né al Pronto soccorso né nei PPI. Si deve andare dai medici della continuità assistenziale. Tra l’altro il 70 per cento degli accessi ai Punti di primo intervento finora ha riguardato proprio i codici bianchi che, vorrei ricordare è un codice che, insieme a quello verde, va gestito dai medici di continuità assistenziale mentre i gialli e i rossi vanno gestiti dall’emergenza urgenza, quindi dal Pronto soccorso dei grandi ospedali” .La conversione dei Punti di Primo Intervento in postazioni medicalizzate è stata la conditio sine qua non attraverso la quale ci hanno approvato, ai tavoli romani, il piano di riordino ospedaliero".