Mario Ciro Ciavarella
San Marco in Lamis, martdì 10 aprile 2018 - Senza dubbio è l’età, quella che fa parlare quando non c’è più niente da perdere. Quando, quello che si è fatto è fatto! E non c’è più nulla da recriminare, nel bene e nel male. Il peso delle parole non hanno più senso: si dice quello che bisogna dire.
Don Mazzi, il sacerdote che da tanti anni cerca di redimere gente ne ha per tutti: iniziando dal suo habitat naturale, la Chiesa. A 88 anni, questo sacerdote si sfoga e va oltre l’incontinenza (oratoria) e perseguita, sempre oralmente, gli ignavi di questa terra. Con parole che sembrano sferzate date con un bastone, come un redivivo Giovanni Battista.
Che non grida in un deserto, ma su internet, sui giornali, e su qualsiasi altro mezzo di comunicazione che abbiamo a disposizione. In pratica fa un “mazziatone” verbale a destra e a manca.
Cardinali da “deportare” in Africa, gente famosa che ha cercato di aiutare in tutti i modi ma non c’è stato nulla da fare, quando l’amore finisce è finito: inutile accanirsi, ed è a favore del matrimonio per i sacerdoti. In poche parole: ha messo in discussione tutta la sua vita da prete.
Mi dispiace per lui: non ci voleva poi tanto a capire che si è trovato in mezzo ad altri suoi simili, e che fanno parte della “Specie imprevista”!!! Normalmente lo si capisce verso i 15 anni!!
Capirlo verso i 90 anni, la considero una sua colpa!! E senza attenuanti!! Ma come ha potuto mai pensare, don Mazzi, di redimere Pietro Maso, che ha ucciso i genitori e la sera stessa è andato a festeggiare in discoteca?? Caro don Mazzi, lei stesso ha ammesso che ha perso solo tempo a stare dietro ad una bestia del genere.
Gente come Pietro Maso sono errori di natura: non c’è nulla da fare!! Come non c’è stato nulla da fare con Lele Mora e Fabrizio Corona: sono nati così, e così moriranno!! Ognuno segue la propria natura: quasi quasi non è nemmeno una colpa soggettiva (addirittura!!)
Quando alcuni suoi ragazzi lasciano la sua comunità (Exodus) poiché “ristabiliti”, avvertono il don dicendogli: “Ritorneremo”. Alla propria coscienza non si può mentire, la quale parla molto di più di un dio che fa fatica a farsi ascoltare.
La sua comunità addirittura non ha avuto la possibilità di pubblicizzarsi in Rai per ottenere dai contribuenti il 5 per mille come offerte. Insomma, un sacerdote messo alle corde sia dalle istituzioni che dai singoli, che si recano giornalmente nella sua comunità per cercare di riprendersi un posto nella società.
Senza parlare del rapporto avuto con Cardinal “sua atticità” Bertone, che per poco lo mandava al confino, per averlo accusato di essere troppo attaccato al denaro. Caro don Mazzi, ma cosa puoi pretendere da gente che si veste di porpora e che si fa baciare le mani??
Dico io: è talmente facile capire fin dove si è spinto l’uomo per non rimanere delusi. Il “mazziatone” verbale fatto da don Mazzi in questi giorni, nulla aggiunge e nulla toglie a quello che già sappiamo da sempre. Niente di nuovo sui fronti Occidentale e Orientale.
Penso che la prossima sfuriata sarà quella di papa Francesco: l’età avanzata c’è, la pazienza ormai l’ha persa da tempo. Non ci resta che aspettare…
Soundtrack: “Si è spento il sole” - Adriano Celentano
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Mario Ciro Ciavarella