PD di SMiL

San Marco in Lamis, mercoledì 4 aprile 2018 -  Avremmo voluto, e potuto, farlo prima, ma la nostra anima,  e per rispettare quella di tutti i sammarchesi sparsi per il mondo, che si rigenera con la Nostra Settimana Santa, ci ha chiesto di rifiatare, e riparlarne dopo. Tuttavia, bene ha fatto da subito l’Amministrazione Comunale a precisare e a mettere le cose in chiaro. A noi tocca andare più in là.

 Ed eccoci qui, ancora una volta a stare dietro al nulla che si atteggia a potere, che millanta primogeniture di leggi approvate ( come la carità anche la politica quando diventa “pelosa” infastidisce e perde di valore) , che vorrebbe fare la voce grossa nei confronti di tutti quelli che non sono una loro appendice politico-clientelare. Purtroppo per loro  le cose cambiano, e arriva il tempo nel quale “la verità non ha più nascondigli”, e si stia certi che quel tempo arriva.

Intanto, due note in tema di fracchie. La prima. Stiamo parlando di personaggi che in tempi non molto lontani hanno sostenuto che per le nostre fracchie si era chiesto il riconoscimento come “bene immateriale dell’umanità” nientemeno che alla FAO (Food and Agriculture Organization) e non all’UNESCO (United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization) -sic!.

La seconda nota riguarda una notizia pubblicata qualche tempo fa da diverse testate giornalistiche nella quale nostri concittadini si erano rivolti al Ministero dei Beni Culturali lamentando che funzionari dello stesso ministero avevano fatto sapere che tutti i materiali riguardanti la richiesta del meritato e atteso riconoscimento erano introvabili, e che nessuno dell’allora amministrazione sammarchese si era fatto vivo. Era l’ottobre del 2015, tutti sanno chi disamministrava S. Marco; e d’altronde se doveva essere la FAO a deliberare in merito che cosa ci si sarebbe potuto aspettare (risic!).

E allora cosa dire al Cons. Reg. Napoleone Cera. Intanto studi meglio la materia, che se è partorita dalla sua mente dovrebbe essere da lui ben conosciuta (ma è lecito nutrire qualche dubbio poiché essendo in Puglia i riti del fuoco presenti in ogni angolo ci sarà stato senza alcun dubbio un concorso ampio alla stesura e alla approvazione della legge n. 25 del 2018) e pertanto dovrebbe sapere che senza regolamento d’attuazione nulla è possibile richiedere agli uffici della Regione. Ma i soggetti con i quali abbiamo a che fare, si sa, poco sanno di procedure, regolamenti ed altre consimili “astruserie”.

E poi, tutti noi sappiamo che in questi ultimi due anni, anche grazie alla nascita e all’impegno dell’ Associazione Le Fracchie che sta operando finalmente nella giusta direzione per  promuovere e valorizzare non solo la Processione delle Fracchie ma l’intera Settimana Santa sammarchese, si sono raggiunti risultati sul tema di assoluto rilievo proprio per invertire quella brutta tendenza  verso una mera festa paesana, su tutti il riconoscimento della Processione da parte del MIBACT e il Patrocinio della Presidenza e dell’Assessorato al Turismo della Regione Puglia: ne è informato il Cons. Reg.? Se sì, ci ha messo una buona parola? Ci sia consentito anche in questo caso, con tutto il rispetto, di  nutrire più di qualche dubbio.

 

 

PARTITO DEMOCRATICO

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