Comunicato Stampa
San Marco in Lamis, sabato 3 marzo 2018 - In fermento tutti gli alunni dell’Istituto “Giannone” di San Marco in Lamis per il secondo appuntamento del Progetto-Concorso Leggo QuINDI Sono - Le Giovani Parole, patrocinato dagli Assessorati all’Istruzione e alla Cultura del Comune di Foggia, dall‘Ufficio Scolastico Regionale e dalla Fondazione Monti Uniti di Foggia, Lo scrittore tanto atteso è Giulio Cavalli, autore del romanzo Santamamma, edito da Fandango. Scrittore, attore, giornalista scrive per Left, Fanpage, L’Espresso.
Il libro in concorso, Santamamma, suo ultimo lavoro, è ricco di riflessioni che toccano il vissuto dell’uomo di oggi. Varie le tematiche affrontate: l’adozione, la legalità, l’educazione, le patologie psicologiche e la scuola. Autore impegnato nel sociale, anche nelle sue produzioni teatrali e letterarie, ha sempre affrontato temi scottanti, come i soprusi e le ingiustizie legate al contatto con la malavita organizzata, i rapporti tra mafia e politica.
È stato membro dell’Osservatorio sulla legalità e vive sotto scorta per il suo impegno nella lotta contro le mafie. Scelta importante e consapevole quella dei docenti referenti del Progetto Leggo QuINDI Sono, Carla Bonfitto e Gian Pasquale La Riccia, che ancora una volta sottolineano l’importanza della lettura legata anche ad una riflessione sui temi del presente.
Leggo QuiINDI Sono è diventato un progetto davvero importante e pienamente condiviso dagli alunni, dagli insegnanti tutti e in modo particolare dal Dirigente Scolastico Prof. Costanzo Cascavilla e dalle docenti di lettere Marilena Cianflocca, Maria Carmela Di Carlo, Nunzia Gentile, Michelina Petruccelli e Maria Ripalta Tavoliere. L’incontro si terrà giovedì 8 marzo alle ore 18.00 presso il Teatro “Giannone”. La cittadinanza è invitata a partecipare.
Giulio Cavalli (Milano, 1977), scrive libri, copioni teatrali, articoli, inchieste che alcune volte recita in teatro. Le sue storie sono spesso legate al presente. - Giulio Cavalli// Fandango
SANTA MAMMA
Carlo Gatti è nato con un buco. Figlio di madre certa e padre incerto, spende i suoi settant'anni coltivando un potente lato poetico che lo mette al riparo dall'impossibilità di conoscere le proprie origini, che si nascondono tutte pasticciate su un foglio lercio passato di faldone in faldone dai tribunali dei minori fino al cassetto della donna che lo ha adottato. Figlio unico in una famiglia che si era rassegnata sulla possibilità di diventare genitori, Carlo cresce amato e coccolato a Tarrazza, un piccolo paese in provincia di Lodi. A parte avere un'infanzia che inizia a tre anni e mezzo, perché prima di allora non ha nessuna foto che lo incornici neonato, la sua condizione di bambino diverso, adottato, la indossa come un vestito spiegazzato, senza strappi; non ricorda nemmeno il momento in cui non sapeva di avere una madre prima e una madre poi. Giovane e promettente pianista classico, abbandona la carriera musicale per fare il clown in uno sgangherato circo a conduzione famigliare. Diventa, suo malgrado, un eroe nazionale e vive la sua improvvisa notorietà come un lavoro noioso e routinario. La sua vita verrà sconvolta dalla scoperta di avere un fratello, adottato come lui. La felicità e il dolore dell'incontro sono la colla che tappa il buco, la terra che lo riempie almeno fino a metà. Il sapere di aver sofferto in due, allo stesso modo, permetterà di dare un nome a quel passato sbianchettato, perché il "sangue del mio sangue" torni a significare qualcosa, anche solo una voglia matta di tornare a casa. Giulio Cavalli ha scritto un romanzo che è diventato la sua casa.
Carlo Gatti, settant’anni e una spiccata indole poetica e narrativa, racconta la sua storia. La sua storia che è la storia di molti: è un bambino adottato da una famiglia impossibilitata ad avere figli. Cresce nel piccolo paese di Terrazza, paesino vicino Lodi, nell’affetto smisurato della famiglia adottiva. Precoce e promettente pianista, studioso liceale, abbandona gli studi e le strade preconfezionate per andare a lavorare in un circo a conduzione familiare in cui impara a fare il clown. Durante uno spettacolo in Romagna la casualità lo fa diventare un eroe della legalità. Costretto a vivere sotto scorta, la sua vita viene sconvolta da un evento importante: la scoperta di avere un fratello figlio della stessa madre che lo aveva abbandonato e con il quale, nel dolore e nella gioia, riesce a saturare in parte il buco che da sempre divora la sua anima da dentro. (recensione: libreria La Vela di Viareggio)
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