Mario Ciro Ciavarella
San Marco in Lamis, giovedì 22 febbraio 2018 - Una delle tante cose che non ho capito della Repubblica Italiana è il perché i terroristi rossi siano stati tutti liberati, chi in un modo e chi in un altro, e godano di buona salute. Buona salute non in senso sanitario, ma in senso sociale: tutti sistemati, nessuno che ha scontato fino alla fine la propria pena, quasi tutti scrittori, conferenzieri e nessun pentimento di tutto quel macello che fecero negli anni ’70.
E continuano imperterriti a dire ai quattro punti cardinali che quello che fecero: omicidi, stragi, rapine, lotta sovversiva… erano cose buone e giuste. E addirittura, qualche imbecille, come quello in oggetto, vuole mettere insieme, come se avessero dei punti di contatto, la Resistenza con il Terrorismo. E lo Stato Italiano continua a far dire stronzate del genere ai soliti noti ex terroristi rossi che blaterano ancora di avere voglia di continuare la lotta armata. Se non fosse per l’età che avanza.
Oggi ho visto in tv per il programma “Quante storie” condotto da Corrado Augias, la presentazione del libro “Galera ed esilio” scritto da Toni Negri (nella foto). Il primo intervento nel programma di Toni è stato dicendo che la strage di Piazza Fontana a Milano nel 1969 venne fatta dallo Stato, e quindi lui e tanti altri come lui, si sentivano legittimati di fare altrettanto contro lo Stato!!!
Io non so con chi ho a che fare tutti i giorni!! I dubbi ormai non ci sono più: siamo la Specie imprevista, quella che la natura non riuscì a non partorire!!! Detto questo potremmo anche chiudere qui il discorso. Ma andiamo avanti: voglio che ci facciamo ancora del male, leggendo questo articolo.
Dopo questo delirio di fessitudine, lo scrittore Tony continua a lodare il suo modo di protestare contro la società italiana (lo Stato) non pentendosi nel modo più assoluto di tutto quello che il Terrorismo fece, compreso le centinaia di morti che ci furono. A quel punto, direi, si poteva benissimo chiudere la trasmissione e cacciare lo scrittore, sociologo, filosofo, e tante altre professioni, a calci nel culo!!!
Invece continuano a farlo parlare. Corrado Augias cerca di riportare sulla “buona strada” lo scrittore di cui sopra, dicendo che lui si sarebbe aspettato da parte di Negri un minimo di pentimento di tutto quel sangue innocente versato sulle strade italiane. Macchè!!! Nessun pentimento, anzi, disse che il vero rammarico fu quello di non aver battuto lo Stato!!!
E infine nella trasmissione sempre al Toni, gli venne mostrato il filmato dove il fratello del brigatista pentito Patrizio Peci, venne “processato” dalle Brigate Rosse e subito dopo venne ucciso poiché colpevole di… non ho capito bene cosa.
Anche dopo quel filmato, Toni Negri ribadì, come scrisse nel libro, che avevano fatto bene ad uccidere il fratello del brigatista traditore.
Ora, cerchiamo di ragionare. Cerchiamo: si invitano in tv dei delinquenti che hanno ancora il coraggio di dire che tutto quel macello fatto durante gli anni bui della Repubblica è stato fatto perché lo si doveva fare???
Si invita in tv questa gente che non ha nemmeno scontato tutto quello che doveva scontare in carcere, per farla continuare a farci prendere a pesci in faccia?? E questa sarebbe una Repubblica? L’Italia è un equivoco. Si dà ancora spazio a gente del genere, e ad andare in giro e a dire che i terroristi hanno fatto bene ad uccidere, torturare, rapinare mezza Italia???
E se qualche fessacchiotto alza un po’ di più il braccio per imitare il saluto fascista, questi rischia la galera???? Ma perchè non andate tutti… (ci siamo capiti, spero…)
Soundtrack: “Bomba o non bomba” - Antonello Venditti
Film recommended: “Romanzo di una strage” di Marco Tullio Giordana
Mario Ciro Ciavarella