Antonio Daniele
San Marco in Lamis, mercoledì 7 febbraio 2018 - Una serata ricca di spunti di riflessione e occasione per ripensare la città a misura dell’uomo, del suo ambiente, del suo vivere sociale. Due belle testimonianze di persone che con la loro vita hanno dato ascolto alle rispettive città e nello stesso tempo sono state e sono da sprono affinché tutti ascoltino il grido che viene dal basso. Uno sguardo attento alla realtà del proprio territorio e della propria città. È la domanda che si è posta l’Azione Cattolica di San Marco in Lamis.
Uno sguardo nuovo per riappropriarsi del senso di appartenenza che abiliti a viverle più che ad abitarle le nostre città. A rispettare e ad amare i luoghi, le sue piazze, la sua storia, come occasioni d’incontro, espressione, convivialità, crescita in umanità. Dopo i recenti fatti di criminalità che ha visto negativamente protagonista la città di San Marco in Lamis, l’Azione Cattolica sta chiedendo di rinnovare il linguaggio, la mentalità e il metodo di vita di una comunità. Occorre riappropriarsi di spazi che si sono lasciati, adducendo una scusa qualsiasi: la città, i viali, le piazze, le strade, i caseggiati. Bisogna tornare a essere presenti, in modo significativo, nei luoghi dove le persone abitualmente vivono.
Ospiti della serata sono stati la dott.ssa Vittoria Vescera del FAI nazionale e componente del comitato antiracket di Vieste; il Sindaco di Casal di Principe dott. Renato Natale. A introdurre i lavori la relazione del Presidente parrocchiale dott. Antonio Bevilacqua che ha messo in luce le zone d’ombra, ma anche le potenzialità della città. A portare i saluti sono stati il Sindaco di San Marco in Lamis dott. Michele Merla, che ha auspicato maggior coinvolgimento della città alla vita comunitaria; il Vicario di Zona don Pierino Giacobbe e la Presidente diocesana dott.ssa Stefania Pellicano che ha ringraziato l’AC sammarchese per il lavoro che sta svolgendo nella cittadina garganica.
Durante la serata è stato mostrato un video con le diverse realtà associative e d’interesse della città che hanno detto a parole proprie cosa la città avrebbe da dire se avesse la voce. La riflessione dell’AC non ha avuto le conclusioni classiche di un convegno, ma un rimando a due iniziative: l’Album della pace realizzato dai ragazzi dell’ACR e l’appuntamento del 21 Marzo a Foggia alla manifestazione organizzata da Libera. Prima di concludere è stato presentato il logo del Presidio antimafia sociale che si è creato a San Marco in Lamis dopo la barbara uccisione dei due cittadini innocenti.