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San Marco in Lamis, domenica 4 febbraio 2018 -  Gli arresti sono scattati giovedì pomeriggio da parte dei militari dell’Arma della locale stazione nel corso di un servizio di controllo straordinario del territorio, appositamente pianificato dal comando della compagnia di San Giovanni Rotondo, e che ha interessato – con l’ausilio delle squadriglie dello squadrone Eliportato ‘Cacciatori’ di Sardegna – l’impervia zona del bosco ‘La difesa’, zona 2 del Parco Nazionale del Gargano.

 I tre soggetti sono stati sorpresi in flagranza di reato mentre caricavano su due carrelli le sezioni di tronco di numerosi alberi di ‘quercina’ tipo ‘cerro’, tagliati poco prima. L'operazione è stata resa possibile grazie ai quotidiani servizi di perlustrazione ed osservazione effettuati da personale effettivo allo Squadrone Eliportato Cacciatori Sardegna in aree boschive, dove appare molto difficoltoso operare a causa dell’impervietà dei luoghi.

Il tanto triste quanto diffuso fenomeno criminale del selvaggio taglio boschivo, reso ancora più odioso perché praticato nelle aree più delicate e protette, ha infatti da tempo indotto il comando territorialmente competente ad attuare una serie di servizi finalizzati al suo contrasto, dislocando già durante la notte i militari più idonei, per addestramento ed equipaggiamento, su diversi punti di osservazione, dai quali è possibile notare movimenti sospetti di uomini e mezzi.

E così, i "Cacciatori", proprio da uno di questi punti di osservazione già alle prime luci dell’alba avevano osservato due veicoli agricoli allontanarsi da una masseria per dirigersi nella foresta. Durante il pedinamento a distanza, i militari hanno quindi verificato che i due mezzi, percorrendo una pista forestale, si erano divisi per procedere al taglio degli alberi in due zone distinte. I Cacciatori, quindi, procedendo a piedi con “andatura tattica” per diversi chilometri, sono così riusciti a raggiungere i tre senza che questi si fossero accorti di nulla, sorprendendoli in flagranza e procedendo quindi al loro arresto.

Il successivo sopralluogo, effettuato con ausilio di personale delle Stazioni Carabinieri Forestale di San Nicandro Garganico e San Marco in Lamis, ha consentito di appurare, anche con utilizzo di tecnologia GPS, che gli arrestati avevano “aperto” una “pista forestale” per circa 10mila metri circa, con una larghezza media di 2,5 metri, per complessivi 2500 metri quadrati di superficie, e che avevano tagliato ben 400 alberi, asportando un totale stimato di 2800 quintali di legna pregiata, deturpando una delle aree più belle del nostro Paese, quale si può considerare il Parco Nazionale del Gargano.

Il prosieguo dell'attività ha, infine, portato al sequestro, oltre che di 40 quintali di legna già tagliata e sezionata, di altro materiale di illecita provenienza, quale una motosega priva di matricola e altre attrezzature utilizzate per lo scempio, quali i due trattori e i relativi carrelli. Gli arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati accompagnati presso i rispettivi domicili in regime di arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. (fonte foggiatoday.it)