Antonio Daniele
San Marco in Lamis, mercoledì 31 gennaio 2018 - Uno sguardo attento alla realtà del proprio territorio e della propria città. È la domanda che si è posta l’Azione Cattolica di San Marco in Lamis. Uno sguardo nuovo per riappropriarsi del senso di appartenenza che abiliti a viverle più che ad abitarle le nostre città. A rispettare e ad amare i luoghi, le sue piazze, la sua storia, come occasioni d’incontro, espressione, convivialità, crescita in umanità.
Dopo i recenti fatti di criminalità che ha visto negativamente protagonista la città di San Marco in Lamis, l’Azione Cattolica sta chiedendo di rinnovare il linguaggio, la mentalità e il metodo di vita di una comunità. Occorre riappropriarsi di spazi che si sono lasciati, adducendo una scusa qualsiasi: la città, i viali, le piazze, le strade, i caseggiati. Bisogna tornare a essere presenti, in modo significativo, nei luoghi dove le persone abitualmente vivono.
L’Azione Cattolica offre un’occasione di incontro formativo che si svolgerà lunedì 5 febbraio alle ore 18.30 nell’auditorium della Biblioteca Comunale di San Marco in Lamis, con due ospiti speciali. Il Sindaco di Casal di Principe dott. Renato Natale e la dott.ssa Vittoria Vescera del Fai nazionale e componente del comitato antiracket di Vieste. Ci parleranno della reazione che queste due città hanno avuto nei confronti del potere criminale e come hanno risposto le due città di fronte a un impegno gravoso, ma necessario.
A fare gli onori di casa ci sarà il dott. Antonio Bevilacqua, Presidente Parrocchiale, che parlerà dello “stato di salute” della comunità di San Marco in Lamis. Il sindaco della città Michele Merla e la Presidente diocesana Stefania Pellicano porteranno rispettivamente i saluti. Nel corso della serata ci sarà la presentazione del logo del Presidio antimafia sociale che si è creato a San Marco in Lamis dopo la barbara uccisione dei due cittadini innocenti. L’incontro s’inserisce nel cammino verso il 21 marzo, quando a Foggia migliaia di persone sfileranno per le vie della città chiamate da Libera e dalle associazioni locali.