Antonio Del Vecchio
San Marco in Lamis, lunedì 15 gennaio 2018 - Pronto il cartellone della II edizione della Notte Bianca in programma il 19 gennaio prossimo con inizio alle ore 18.00 presso l’antica sede del Liceo Classico “Pietro Giannone” (oggi sezione classica dell’omonimo II.SS.), a San Marco in Lamis. A renderlo noto è un comunicato stampa dell’Istituto, guidato dal Dirigente Costanzo Cascavilla, inviatoci per l’occasione dalla docente di Lettere Nunzia Gentile.
A quanto si apprende l’anzidetto ‘Liceo classico’ non chiuderà mai i battenti, come stava per accadere, purtroppo, l’anno appena trascorso, con il recupero delle ultime iscrizioni alla prima classe sul fotofinish. A negarne la fine, è il suo glorioso passato di fucina attiva di talenti e professionisti nelle più diverse discipline letterarie, tecnico -scientifiche e creative in genere. Basta ricordare in proposito i vari Saracino, i Tusiani, i La Sala e quanti altri che hanno reso famoso il nome del Gargano in Italia e nel mondo. Bisogna correre subito ai ripari e lavorare bene nella scuola della fascia dell’obbligo, per scoprire alunni predisposti e convincere genitori “ ad andare contro corrente” , per salvaguardare un passato formativo di tipo critico ancora valido ed importante per le nuove generazioni.
Non a caso l’iniziativa odierna rientrerebbe tra le proposte di orientamento dirette agli alunni di terza media. E’ quanto pensano di fare gli insegnanti dell’Istituto, promuovendo, appunto una ‘notte bianca’ , non di quelle ‘classiche’ ossia usuali, che addormentano spiriti e corpi, facendoti sentire il mattino successivo del tutto vuoto e immotivato. Non a caso l’iniziativa in parola sin dal titolo sembra incarnare questa nuova voglia di fare scuola, come si evince dal post-locandina in parola diffuso in ogni dove. Qui, ad invitarvi non c’è il solito motto anglicizzato, ma il “cartiglio” di una matrona romana, meglio ancella, che racchiude in un bel corsivo la significativa scritta “ È la notte Bianca del classico non la classica notte bianca”.
Ad illuminare il tutto c’è, poi, uno spicco di luna, trasformata per l’occasione in uno sfolgorante gioiello con tanti pendagli di colore giallo, a mo di raggi di luce. A quanto si evince dallo scritto in parola, ci si troverà di fronte sul palcoscenico ad “ una kermesse originale di poesia, teatro, musica e danza”, destinata a coinvolgere studenti, docenti e chiunque interverrà a questo tipo di notte speciale. I propositi e gli obiettivi sono tanti ed alti. Secondo gli organizzatori, la predetta ‘notte’ “non è solo una festa ma è principalmente un modo alternativo e innovativo di fare scuola, puntando su una formazione di natura diversa, che si affianca a quella tradizionale per essere ancora più incisiva e proficua”.
L’iniziativa, sostenuta a livello nazionale dal Miur, ha come scopo di fondo, insomma, il raggiungimento ad ogni costo della promozione e della difesa del “valore formativo della cultura classica” , emarginata quasi del tutto dall’attuale mondo globalizzato. Altrove, come per esempio in Germania, nonostante la sua lingua non sia di origine neo-latina, gli studi classici da sempre sono tenuti in grande considerazione. Come pure accade in Russia, dove la lingua italiana, nonostante sia stata riscoperta da poco è molto apprezzata e praticata dalle élite intellettuali, per via della sua musicalità, ma soprattutto per i suoi contenuti letterari. A tale scopo si ha fede nella platea degli studenti, ricca di ‘grandi talenti e competenze’ che oltrepasserebbero di gran lunga “quelle richieste a scuola , ma che su di esse si innestano e si fondono”.