Ludovico Delle Vergini
San Marco in Lamis, martedì 19 dicembre 2017 - Si è svolto ieri, 18 dicembre, presso l’auditorium del Giannone, l’incontro organizzato dagli Istituti Scolastici “Giannone, De Carolis-S. Giovanni Bosco e Balilla-Compagnone-Rignano” di San Marco in Lamis in collaborazione con Libera e il CSV di Foggia. Circa 500 studenti hanno abbracciato, con calorosa attenzione e partecipazione, la famiglia Luciani, presente in sala. L’incontro, incentrato sul tema della memoria, è una delle tappe che porteranno al 21 marzo a Foggia, Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
Il 21 marzo è il primo giorno di primavera, giorno dal quale partire per una nuova vita, con nuova forza, con le cose belle che ci circondano, insieme. Mantenere vivo il ricordo delle vittime di mafia è uno dei compiti di Libera che con Sasy Spinelli, coordinatore provinciale e Daniela Marcone, vice-presidente nazionale ha illustrato il significato del 21 marzo e l’imprtanza di essere ed esserci tutti, uniti, con forza. Daniela Marcone, figlia di Francesco, ha descritto la tristezza della solitudine nella quale la sua famiglia è piombata dopo l’uccisione di suo padre. Ha parlato ai ragazzi della rabbia di ritrovarsi senza padre, soltanto perchè faceva il suo dovere, perchè non ha avuto parua, perchè ha denunciato la mafia.
Ha gridato la gioia e la forza di non fermarsi al rimpianto e di agire attivamente per la lotta alle mafie e al ricordo delle vittime innocenti. La sala gremita di giovani volti si è poi fermata, in ossequioso silenzio, durante l’intervento potente, adulto, toccante di Arcangela Petrucci, moglie di Luigi Luciani, barbaramente ucciso da mafiosi insieme al fratello Aurelio, il 9 agosto scorso. “Erano persone semplici, appassionate del proprio lavoro, attaccati alla prorpia terra e alla propria famiglia. Questo natale non saranno con noi e purtroppo non saranno mai più con noi”.
Poi rivolgendosi ai ragazzi presenti in sala: “Mio figlio ha un anno e mezzo e il figlia di mia cognata ha poco più di un mese. Io mi auguro che voi, ragazzi, fra quindici anni, potrete essere i testimoni di quello che è successo e spiegare voi, ai nostri figli, la bellezza dell’essere giusti, onesti lavoratori e stare voi da questa parte della sala a parlare ai ragazzi”.
Non voltate lo sguardo, non abbiate timore di denunciare, state attenti ai vostri compagni di classe, gridate con l’esempio la legalità, siate uniti. Uniti si vince. Questa la sintesi degli ulteriori inteventi dei dirigenti scolastici e del sindaco Michele Merla.
La rete e le associazioni è stato il fulcro dell’intervento del referente del CSV Foggia, Ludovico Delle Vergini, che ha evidenziato la fondamentale differenza tra le organizzazioni di volontariato e le organizzazioni mafiose: le prime lavorano per gli “altri”, per il bene comune e di conseguenza ne traggono beneficio personale. Le seconde si organizzano per il proprio bene, facendo del male agli “altri” e al bene comune....quegli “altri” siamo noi. Chiude gli interventi, Maria Del Mastro, parente delle vittime Luciani e insegnante, con una emozionante lettera aperta ai ragazzi. “....Per noi famiglia è importante coltivare il ricordo personale, per la comunità è importante riconoscerne la memoria se veramente ci riteniamo umani.
Se non saremo in grado di coltivare la memoria, non saremo capaci di capire ciò che siamo perché quello che siamo noi oggi e che sarete domani VOI RAGAZZI sta nella capacità di opporsi all' asservimento dell' ignoranza. Portare alla luce la dignità di chi ci ha preceduto È per tutti noi un dovere morale”.