Mario Ciro Ciavarella
San Marco in Lamis, giovedì 14 dicembre 2017 - Immaginate un tempo lontano e un po’ misterioso. Quando le storie, le leggende e i fatti reali si mischiavano dando vita a “cunt” che sono giunti fino a noi. Gli ambienti piccoli e umili di tanti anni fa facevano da sfondo a queste situazioni che sono rimaste nell’immaginario collettivo. E nel tempo hanno preso forme altre storie derivate da racconti “originali”. Chissà quali fossero le versioni originali di tanti racconti. Se veramente esistevano i fantasmi, i lupi mannari, i folletti e tutto ciò che di notte si manifestava prima nella mente, e poi nei posti abitati dagli uomini.
Un miscuglio di sensazioni che ci hanno fatto crescere nel dubbio dell’esistenza di altre forme di vita non uguali a noi viventi. Le ombre e il fuoco facevano da corollario e ravvivano il racconto fatto dai nostri nonni, i quali chiamavano a sé i nipoti e iniziavano a raccontare storie che “veramente” erano successe.
Bisognava credere: era un atto di fede a tutto quello che i nostri avi raccontavano, ricordando tutte le storie nei minimi particolari. Le nonne annuivano quando il nonno raccontava. Facendo largo uso delle mani e delle braccia per rendere più credibile il fatto. Ad esempio che un fantasma fosse apparso oppure che un lupo mannaro aveva ancora tra le sue fauci un pezzo di stoffa “d nu maccatur”.
Questo, o qualcosa di molto simile, vedrete durante le feste di Natale, quando la Compagnia Teatrale “LI VOCE DE JINTE” rappresenterà la commedia “CE STEVA NA VOTA NU VECCHIE E NA VECCHIA…”
Vi aspettiamo dal 25 al 28 dicembre ore 20,30 Teatro del Giannone a San Marco in Lamis (FG).
A breve altri particolari di questa commedia, molto intimista, che si insinuerà nella mente del pubblico creando dubbi e certezze.
Mario Ciro Ciavarella