Mario Ciro Ciavarella

San Marco in Lamis, domenica 3 dicembre 2017 -  Forse qualcuno sta tirando un po’ i freni, e fa bene. Stiamo correndo troppo e come spesso accade, la velocità eccessiva ci fa perdere la bellezza del tempo che passa e godere di tutto quello che abbiamo. Si assapora per poco tempo oggetti e sensazioni avute e provate nel tempo. E qualcuno cerca di portarci indietro nel tempo per farci ricordare quello che avevamo e che abbiamo perduto. Quel poco bastava, e ora che abbiamo troppo sembra che non basti mai!

 Da alcuni anni l’industria discografica sta mettendo in atto una strategia di marketing sulla quale quasi nessuno avrebbe reputato possibile: rimettere in commercio i vinili, i dischi a 33 giri, gli LP per intenderci. E questi oggetti rotondi e neri dai quali escono delle note musicali, stanno tenendo bene le vendite. Considerando che costano molto di più dei “cugini” cd. Anche quattro volte di più!!

E adesso a tirarci un calcio definitivo per mandarci indietro nel tempo di qualche decennio, ci sta pensando il cantante Jovanotti, il quale ha inciso il suo ultimo album, non solo sugli standard cd, LP e tutto ciò che è vendibile su internet, ma anche su musicassette!!!

Adesso bisognerebbe spiegare molto len-ta-men-te ai ragazzi fino ai 20 anni cosa furono le musicassette. Erano dei supporti di forma rettangolare, lunghi pochi centimetri, dove all’interno un nastro scorreva e magicamente ne uscivano delle canzoni.

E venivano usate soprattutto nelle autoradio, dove c’era uno “scomparto” e all’interno si spingeva la musicassetta, e l’autoradio “se la mangiava”. La qualità del suono non era straordinario. Ma quello passava il convento alcuni decenni fa.

Adesso il nuovo lavoro di Jovanotti, “Oh, vita!” sarà possibile acquistarlo anche in musicassetta. Non so se il cantante abbia usato qualche artificio per riuscire ad ottenere un suono più che accettabile, la musicassetta finì la sua gloriosa carriera proprio perché la qualità del suono venne surclassata prima dagli LP, e poi dai cd.

Ora, Jovanotti avrà forse pensato di portare in auge di nuovo le musicassette forse perchè vuole che il suo ambizioso album sia ricordato anche per essere stato prodotto su questo dimenticato supporto? Oppure perché ha voluto dare un tocco vintage al suo ultimo lavoro discografico?

Penso che sia stata un’operazione nostalgia, nel senso che vuole farci ricordare da “dove siamo venuti” musicalmente. Come se fosse una culla nella quale adagiare un nostro avo per poi farcelo venerare. Come dire: senza questa scatolina di plastica, la musica non sarebbe stata così come la conosciamo.

In un momento storico come il nostro, in cui il commercio di un qualsiasi prodotto, il pensiero va sempre e comunque “alla cassa”, Jovanotti forse ha pensato che ogni tanto lo stato di salute delle casse bisogna lasciarlo perdere: è arrivato il tempo di guardarci dentro di noi e capire quello che è stato fatto in passato (musicassette) e quello che stiamo facendo oggi (cd e file musicali su internet).

“Oh, Vita!” è stata incisa anche musicassette per vedere il mondo della musica, e non solo, con gli occhi di una persona disincantata che non vuole ricordare che le musicassette non sono più tra i vivi.

Ma che comunque cantano di nuovo insieme a noi!!

Soundtrack: tutte le canzoni di Fausto Papetti (con il suo caloroso sax) che venivano ascoltate dalle autoradio di tanti anni fa, soprattutto quelle denominate “Stereo-8”.

Film recommended: “Jukebox, urli d’amore” di Mauro Morassi

 

Mario Ciro Ciavarella