Mario Ciro Ciavarella

San Marco in Lamis, sabato 2 dicembre 2017 -  I primi tentativi di mettersi alla ricerca di qualcuno che fu importante nella nostra vita, avvennero nella trasmissione televisiva “Portobello”, presentata decenni fa dallo sfortunato Enzo Tortora. In questo  programma tanti italiani cercavano amici e parenti lontani, che non vedevano da troppo tempo.  E c’erano storie soprattutto di reduci della Seconda Guerra Mondiale che, con le lacrime agli occhi, volevano notizie di commilitoni con i quali condivisero giorni interi nelle trincee.

  Poi arrivò “Chi l’ha visto?” e da quel momento la ricerca dell’amico perduto è diventata un obbligo per tanti italiani. Adesso si cerca  disperatamente la ragazza che 50 anni fa posò di profilo per pubblicizzare l’allora nascente brand “Robe di Kappa”. Abbigliamento sportivo famoso ancora oggi.

 In pratica manca l’altra metà della Kappa. Schiena contro schiena, è stata la grande intuizione che caratterizza questo famoso logo in tutto il mondo, lanciato dall’imprenditore torinese Maurizio Vitale. La foto in controluce venne scattata da Sergio Druetto, e il ragazzo che tocca con la propria schiena quella della ragazza, si chiama Renzo Ricciardi, adesso di 68 anni.

 Il fotografo e il modello sono stati rintracciati, della ragazza non si hanno notizie. Nonostante la ricerca della ragazza per festeggiare questa storica griffe sia partita da un po’ di tempo. La cosa strana è che nessuno ricordi il nome di questa ragazza e nemmeno la provenienza. È vero che sono passati 50 anni, ma come è possibile che nessuno abbia registrato da qualche parte gli estremi dell’altra metà della kappa?

 Forse perché nella “Robe di Kappa” appena nata, nessuno o quasi scommise tanto per la riuscita del nuovo marchio. Eppure nel 1984 questo brand sponsorizzò gli USA alle Olimpiadi di Los Angeles, tanto era forte questo marchio italiano nel mondo.

 E adesso si cerca la ragazza di profilo. Non voglio assolutamente pensare che non ci sia più, anche se tutto è possibile. Oggi avrebbe poco meno di 70 anni. Forse nemmeno lei  sa di essere quella ragazza che pubblicizzava questo famoso marchio.

 Forse vennero scattate più foto con più modelle, e poi la scelta venne fatta successivamente, quando le modelle andarono via, senza che ci fosse stato il tempo di avvisare chi venne scelta come ragazza da mettere seduta e di profilo.

 Anche perché, se vedete bene il marchio, i visi dei due ragazzi non sono facilmente riconoscibili. Si vedono bene solo i contorni, ma non la fisionomia. La ragazza avrà forse partecipato ad altri provini per altri marchi, e quello più importante come questo in oggetto, per lei è rimasto  solo uno dei tanti provini fatti quando era giovane.

 È una ragazza nell’ombra. Quella che si vede nel marchio. Un’ombra che emerge solo quando si va a zoomare nei dettagli. E questo veniva fatto, lo ricordo benissimo, tanti anni fa, quando veniva pubblicizzata in tv questa maglietta sportiva.

 E ricordo che i due ragazzi di profilo, ridevano. Poi la telecamera si allontana e rimaneva solo il contorno in penombra dei modelli, e i loro corpi si coloravano così come li vediamo sui capi d’abbigliamento.

 L’altra metà della Kappa forse non esiste. Sarà stata messa una sagoma di una ragazza in post produzione nel breve video pubblicitario. Questo perché, mettere di spalle due ragazzi che sono contenti ridendo, è difficile trovarli. Se si ride e si è contenti lo si fa di fronte.

 Così come quando si parla, si ascolta l’altro e si litiga: sempre di fronte.

 Soundtrack: “Due ragazzi nel sole” - Collage

 Film recommended: “Un uomo, una donna” di Claude Lelouch

 

di Mario Ciro Ciavarella