di Mario Ciro Ciavarella
San Marco in Lamis, venerdì 1 dicembre 2017 - Erano le ombre che creavano l‘atmosfera giusta. Quella che, come un prologo, preparava gli uditori alla storia che stava nascendo in quel momento. Una storia che nel tempo poteva prendere sentieri diversi con finali che quasi mai avevano un epilogo uguale. I personaggi erano quasi sempre quelli: re, regine, poveri, ricchi, animali fiabeschi, folletti, fantasmi… e tutto ciò che la mente umana, soprattutto quando le ombre della sera iniziavano a calare, riusciva a generare.
La realtà viene spesso alterata dal pensiero umano. Ciò che non esiste sulla nostra terra, viene ideata, creata, immaginata dall’uomo. E resta in vita per sempre. Senza una fine, ma solo inizi che prendono una lunga discesa che, con il tempo che passa, prendono forma in modi diversi da come vennero immaginati in un lontano passato.
Possiamo dire che i personaggi di questa storia sono pochi e cercheranno di risolvere quasi un giallo che proviene da un lontanissimo passato. Cercheranno di farlo sia i personaggi più vecchi del primo atto, e sia quelli più giovani del secondo atto. Tutti alla ricerca di un qualcosa che si favoleggiava in un lontano passato.
Rimaniamo ancora per qualche giorno nel dubbio, su quello che La Compagnia Teatrale “Li voce de jinte” rappresenterà durante il periodo natalizio come è ormai abitudine da alcuni anni.
Vi aspettiamo dal 25 al 28 dicembre alle ore 20.30 presso il Teatro Giannone di San Marco in Lamis per la decima rappresentazione che ho scritto per questo gruppo.
A presto per altre indiscrezioni sulla commedia di quest’anno.
Mario Ciro Ciavarella