Movimento 5 Stelle
San Marco in Lamis, domenica 26 novembre 2017 - Sindaco e Giunta non vogliono “prepararsi a cambiare”. Mercoledì scorso sono stati resi noti gli esiti dell’Avviso Pubblico per la “selezione degli interventi di messa in sicurezza sismica degli edifici strategici e rilevanti pubblici ubicati nelle aree maggiormente a rischio”, adottato dalla Giunta Regionale il 4 luglio 2017 (deliberazione n. 1102), che metteva a disposizione 27.500.000 di euro.
Infatti, con la determinazione dirigenziale n. 318 del 22 novembre 2017 della Sezione regionale “Difesa del suolo e Rischio sismico” è stata pubblicata la graduatoria degli interventi ammessi a finanziamento a seguito della valutazione effettuata da un’apposita commissione regionale. Sono sedici in tutto gli interventi finanziati, di cui quattordici agli enti locali della Provincia di Foggia, 4 le istanze escluse. San Marco non esiste.
Come precisa la delibera regionale, in Puglia sono stati censiti gli edifici “strategici e rilevanti” tra i quali vi sono quelli ubicati in zona a pericolosità sismica molto elevata per i quali la Regione Puglia, attraverso il contributo in favore di interventi di natura strutturale, ha inteso consentire il conseguimento/accrescimento dei livelli di sicurezza. Al fine di garantire un’equa distribuzione dei finanziamenti su tutto il territorio pugliese interessato, è stato introdotto il limite di un intervento finanziabile per ogni soggetto proponente ed il limite di una soglia massima di contribuzione pari a € 2.500.000,00 per singolo intervento.
San Marco in Lamis, ubicata nelle aree maggiormente a rischio, è stata inserita nell’elenco dei comuni che potevano essere ammessi al finanziamento, ossia i Comuni con un parametro superiore a 0,125g. Al nostro comune, dalla prima classificazione dell’intero territorio comunale del 1962, era stato attribuito il parametro di 0,207181, che gli avrebbe consentito di ottenere anche un punteggio più alto, sempre se qualcuno avesse presentato la domanda.
In altri termini, la Regione con la citata delibera n. 1102 del mese di luglio 2017 (mentre la giunta comunale si preoccupava di concedere suoli pubblici), approvando l’Avviso Pubblico per la selezione degli interventi di messa in sicurezza sismica degli edifici strategici e rilevanti pubblici, ha individuato i comuni che rientravano nelle aree maggiormente a rischio e che potevano beneficiare del contributo fornendo l’elenco dei comuni pugliesi ai quali è stato attribuito un parametro ag superiore a 0,125g, con l’attribuzione di un maggiore punteggio ai valori più alti. San Marco è stato inserito in questo elenco avendo un parametro pari a 0,207181, quindi superiore e tra i più alti dei comuni ammessi, ma non ha presentato la domanda di ammissione a finanziamento che la Regione si era preoccupata di allegare alla delibera.
A seguito della valutazione effettuata da un’apposita commissione regionale, la determinazione dirigenziale della Regione, n. 318 del 22 novembre 2017, ha approvato la graduatoria dei 16 progetti ammessi al finanziamento per un totale di 27.107.611,95 euro e, quindi, l’elenco degli enti locali proponenti ammessi sulla base dei progetti presentati e del valore del parametro ag attribuendogli il punteggio finale. Con la stessa determina sono stati evidenziati i comuni non ammessi, in conformità agli esiti della selezione effettuata dalla Commissione di valutazione, con le relative motivazioni.
Pertanto è chiaro ed evidente che il comune di San Marco, pur essendo stato inserito tra i comuni che potevano beneficiare del finanziamento (ricordo con parametro 0,207181) non ha presentato la domanda!!!!
Eppure le spese riconosciute ammissibili a contribuzione finanziaria erano le opere strutturali relative ad interventi di adeguamento sismico della struttura, opere di finitura strettamente connesse alle opere strutturali (es. tamponamenti, intonaci, tinteggiature, pavimenti, impermeabilizzazione ecc.), opere di impiantistica (termoidraulica, elettrica, meccanica, speciale) e opere finalizzate a conseguire standard di funzionalità ricettiva, distributiva, tecnologica, di sicurezza, di superamento delle barriere architettoniche ecc.; opere relative al consolidamento dei terreni e opere speciali nel sottosuolo connesse alla salvaguardia dell’edificio. Erano ammissibili, inoltre, le spese generali ovvero quelle relative ai servizi attinenti all’architettura e all’ingegneria, verifiche sismiche della struttura, rilievo geometrico e strutturale nonché incentivi al personale interno.
Un’occasione persa per l’adeguamento e la ristrutturazione di qualche nostro edificio scolastico. La giunta continua a sbagliare a danno della scuola, come ha fatto anche lo scorso mese di dicembre 2016 con la delibera n. 152 del 29/12/2016, ratificata dalla loro stessa maggioranza con la delibera del consiglio comunale n. 4 del 17/02/2017, con la quale considerata la necessità di trovare la copertura di alcune spese da finanziare (in parte per la copertura dei compensi dovuti alla ditta Cerin Srl sull’aggio dovuto per gli accertamenti fiscali relativi a imposte e tasse degli anni precedenti al 31/12/2014, con il dubbio che tali spese potevano essere di competenza dell’OSL) ha diminuito le seguenti voci di spesa:
– della manutenzione e funzionamento scuole materne (euro 3.000,00);
– della mantenimento e funzionamento scuole elementari (euro 4.000,00);
– della manutenzione e funzionamento scuole elementari prestazione di servizi (euro 3.000,00);
– di mantenimento e funzionamento scuole medie statali (euro 2.000,00);
– per il servizio trasporto scolastico a carico comune (euro 1.000,00);
– per il servizio trasporto scolastico a carico comune prestazione di servizi (euro 3.000,00),
per un totale 16.000,00.
Speriamo possa bastare, la scuola è l’investimento per il futuro dei nostri ragazzi, pertanto mi auguro che il nostro comune abbia partecipato al bando messa in sicurezza e riqualificazione scuole, già evidenziato dal sottoscritto qualche giorno addietro, a cui sono ammessi a partecipare gli enti locali proprietari degli edifici pubblici adibiti ad uso scolastico statale delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, la cui candidatura scadeva il 20 novembre 2017, prorogata al 23 gennaio 2018 per la presentazione delle proposte e dei progetti (occhio alla firma digitale, cerchiamo di non sbagliare questa volta, anche perché le risorse stanziate per la Puglia ammontano 62.755 milioni).
Speriamo!!! Eppure il sindaco nel suo programma elettorale con lo slogan “PREPARATI A CAMBIARE” nell’ambito dei finanziamenti, proclamando che l’EUROPA E’ A DUE PASSI, si era impegnato di “cercare soluzioni alternative. Una di queste è rappresentata dai Fondi Strutturali Europei 2014-2020, probabilmente l’ultimo treno per lo sviluppo, quello vero. Un “Eurostar‟ che non possiamo permetterci di perdere. Per intercettare il maggior numero di finanziamenti bisognerà fare riferimento a un team di tecnici o a figure esperte del settore.”
Cosa che ha confermato, insieme alla giunta ed ai consiglieri di maggioranza, con il DUP (documento unico di programmazione) triennio 2017/19 in cui rafforza tale priorità sottoscrivendo che “sarà necessario per quanto attiene le opere pubbliche ricorrere a forme di finanziamento regionale/statale/comunitario e project financing che prevedono la copertura finanziaria integrale dell’intervento…. l’amministrazione si dovrà attivare per recuperare nuove risorse, concentrandosi nelle ricerca dei finanziamenti regionali, nazionali ed europei….. dell’esigenza di “fare squadra” soprattutto quando si tratta di partecipare a bandi regionali per ottenere finanziamenti europei. “”
Promesse non mantenute, intanto gli edifici scolastici hanno perso l’Eurostar.