Mario Ciro Ciavarella

San Marco in Lamis, mercoledì 11 ottobre 2017 -  Non sappiamo se effettivamente la preghiera ha dei poteri taumaturgici o comunque miracolosi. La scienza dice che ci sono dei dati che vanno a favore di questa ipotesi: pazienti che pregano stanno meglio di quelli che rifiutano qualsiasi contatto con il soprannaturale.  Per i cristiani è senza dubbio un modo utile, almeno per salvarsi l’anima e cercare di farlo anche per i peccatori che non credono. La forza della Parola forse non ha limiti.

 Forse è la nostra coscienza che agisce, non sappiamo ancora in che modo, in modo tale che influenzi il nostro  comportamento verso il bene.

È come se ci fosse un fil rouge che collega le nostre sinapsi con le parole recitate con molta convinzione. Mente e spirito direttamente collegati e insieme generano una nuova emanazione, che possa arrivare direttamente a dio che si glorifica di queste intenzioni prettamente umane.

 L’unica preghiera “certa” che i cristiani hanno come arma di difesa dal peccato, è il Padre Nostro, lasciatoci direttamente da Gesù durante la sua vita terrena. Altre preghiere sono state “inventate” dagli uomini nel corso della storia.

 Sembra che il Rosario come preghiera sia nato come atto devozionale alla vittoria di Lepanto (1571), che arrestò la grande espansione dell’Impero Ottomano. Il papa Pio V attribuì alla preghiera, che il popolo cristiano aveva indirizzato alla Vergine nella forma del Rosario, la vittoria sui nemici di fede.  

 Quindi, questa preghiera non è solo un atto devozionale, ma anche una “preghiera d’attacco”. Come quando dobbiamo difenderci, attaccando  durante una battaglia 

 La stessa situazione sembra che si sia verificata sabato scorso in Polonia, dove un milione di cattolici hanno presidiato i confini di quel Paese per arginare la probabile invasione islamica che da un po’ di anni viene invogliata da improbabili imam che salgono su pulpiti per incitare con il Corano in mano ad invadere lì’Europa cristiana.

 E come si sono difesi i suddetti fedeli alla Chiesa di Roma? Sparando, allontanando gli islamici (che non si vedono nemmeno in lontananza…) con degli spintoni? No, li hanno respinti tenendo in mano la coroncina del Rosario e recitandolo. Tutta questa storia è stata definita ufficialmente come “Il Rosario alla frontiera”.

 Si è creata in pratica una specie di Linea Maginot laica, dove al posto di postazioni dotate di cannoni e mitragliatrici, si è fatto uso della coroncina del Rosario. Come se fosse un muro da anteporre tra loro e il nemico che sarebbe in arrivo.

 La notizia dell’esodo di un milione di credenti che si sono spostati verso i confini della loro terra, non è stata una notizia!! L’episodio è stato completamente snobbato da papa Bergoglio, il quale è da tempo che predica che i migranti devono arrivare ed essere accettati, qualsiasi sia la loro fede! La chiesa polacca reduce dal pontificato di papa Wojtyła, non ha avuto da sempre un buon feeling con il papa argentino.

 A questo punto bisogna arrivare ad una conclusione ben precisa: gli  islamici sono nostri fratelli e quindi accoglierli senza pregiudizi, oppure si dice chiaro e tondo che tra Cristianesimo e Islam non può esserci nemmeno un secondo di dialogo teologico?

 E per fare da spartiacque a questa annosa questione, i fedeli polacchi  hanno chiesto aiuto direttamente alla Madonna, con la recita del Rosario in un modo mai visto prima. I Misteri del Rosario riusciranno a bloccare il nemico che sarebbe alle porte? E soprattutto, potrebbe convertirlo?? Perché, questo è il vero obiettivo di ogni religione: la conversione! 

 I Misteri Gaudiosi che sono stati recitati dai polacchi sul confine, e che trattano la nascita di Gesù, riusciranno a creare una nuova Genesi della  cristianità per dire agli islamici che Gesù, che loro reputano il secondo  profeta come importanza dopo Maometto, è anche il loro dio? La forza delle parole all’unisono recitate da un milione di persone potrà avere questo effetto teologico?

 I Misteri Luminosi, anche questi come tutto il Rosario sono stati recitati dai polacchi di cui sopra, che ricordano il Battesimo e la Trasfigurazione di Gesù, riusciranno a far capire agli islamici che anche loro sono nati con il peccato originale?

 I Misteri Dolorosi che ricordano la Passione e la morte di Gesù, faranno capire agli uomini di Allah che anche dio, nella sua vita terrena, è stato un uomo come tutti noi con le sue debolezze?

 I Misteri Gloriosi glorificano Gesù quando risorse, convinceranno i musulmani che, dopo la vita terrena, ci sarà un Giudizio Universale con il quale saremo giudicati soprattutto per “aver scelto” il dio giusto?

 Quindi, quando si tratta di comunicare con gli altri è sempre difficile capire quando inizia la nostra invadenza. Convincere, spesso è sinonimo di prevaricazione, prepotenza, presunzione. E anche questo è un peccato.

 Soundtrack: “Maria nella bottega di un falegname” - Fabrizio De Andrè

 Book recommended: “Il quarto segreto di Fatima” di Antonio Socci

 

Mario Ciro Ciavarella