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San Marco in Lamis, lunedì 9 ottobre 2017 - Quasi 18 mesi dalle elezioni, ma si continua ad andare a scarto ridotto. L’amministrazione comunale di San Marco in Lamis è in perenne rodaggio: tanti proclami, pochi risultati. Basta guardarsi intorno per capire che la fuffa amministrativa ha riempito la Valle dello Starale di paroloni e dimostrazioni verbali, senza raggiungere particolari risultati, mentre il sindaco è tutto impegnato nell’assegnazione dei posti degli ambulanti del mercato settimanale.
Cioè si tenta di disciplinare la vendita ambulante, ma ci si dimentica di risolvere il problema della circolazione stradale, decisamente peggiorata a causa delle sconsiderate concessioni di suolo pubblico che imbottigliano il traffico e creano ingorghi e ritardi nella circolazione cittadina. Che dire poi dei proclami del vicesindaco, l’uomo delle firme notturne, ora convertito all’ecologismo di facciata. Annuncia l’installazione di trappole fotografiche per snidare l’abbandono selvaggio di rifiuti, ma al momento non risultano multe elevate a chi viene sorpreso a buttare rifiuti, mentre nelle periferie cittadine crescono le discariche abusive. Dopo le foto ecco i vigili ecologici.
Altra genialata. Ma nessuno spiega ai vigili che le trappole fotografiche non servono per i selfie. Cosa dire poi dell’organizzazione scolastica? Ci si riempie la bocca dell’attivazione della circolare, ma ci si dimentica di riempire la bocca degli alunni sammarchesi, vittime di una disparità di trattamento che dovrebbe accendere l’interesse dell’Ufficio Regionale Scolastico e scandalizzare la ministra Fedeli, forse convinta che un pasto caldo può essere tranquillamente offerto sul tablet. O più probabilmente qualcuno a Palazzo Badiale vuole costringere gli alunni a cercarsi il cibo nei cassonetti o nei rifiuti abbandoni per strada che fanno la felicità dei cani randagi, incontrastati padroni di molte strade cittadine, come via Rosselli e viale Della Repubblica. Vogliamo parlare poi dell’immobilismo sul fronte dell’assetto idrogeologico.
L’attuale giunta, quella in perenne rodaggio, aveva trovato progetti e finanziamenti pronti ad essere messi in opera e, invece, continua a ritardare interventi necessari per la sicurezza del paese, tant’è che a ogni pioggia, fiumi di fango e detriti invadono le strade sammarchesi. E poi la chicca dei Servizi sociali, dove si sono restaurate le vecchie logiche di spartizione, con l’affidamento di servizi e l’avvicendamento di personale che risponde alle sole esigenze dell’amministrazione comunale, tanto da provocare la protesta di alcuni comuni dell’Ambito di Zona, che continuano a chiedere il pieno funzionamento del Consorzio, finito ostaggio, anche questo, del perenne rodaggio della maggioranza di Palazzo Badiale.
Il club degli Amici del Rodaggio però una cosa deve spiegarcela: se, come vogliono farci credere le casse comunali sono in attivo, non si capisce con quale alchimia contabile lo si affermi, perché non si utilizzano i fondi per restituire alla cittadinanza le voci di spesa, mai pienamente giustificate, attivate dalle mani bucate delle amministrazioni precedenti, in cui il sindaco era parte in causa?