Antonio Danele

San Marco in Lamis, venerdì 1 settembre 2017 -  Belen Rodriguez, la bella show-girl, continua a far parlare di sé. Per i suoi amori. Per la sua vita familiare. Per le sue scelte personali. Tutto quello che fa è sotto i riflettori dei media e dei social. Una manna per quanti vogliono organizzare un evento e farlo diventare un evento mediatico di cui tutti parlano. Avranno pensato la stessa cosa gli organizzatori del Peperoncino Festival di Diamante in Calabria. Invito fatto e accettato alla modica cifra di 60mila euro, per poi scendere a 30mila dopo le proteste di molti.

 La manifestazione prevede un giro per gli stand; un taglio del nastro e dell’immancabile torta. Più o meno un’ora di tempo. A conti fatti circa 500 euro a minuto. Qualcosa non quadra. Il festival è patrocinato dalla Regione Calabria con uno cospicuo contributo. Non si hanno soldi per strade e servizi, per poi pagare un’ora di tempo a 30mila euro? Sempre dopo le proteste, la Regione fa marcia indietro e toglie il finanziamento. La politica è distratta, i cittadini devono far presente il senso etico della spesa dei propri soldi.

Forse qualche assessore aveva già immaginato la sua foto con la show-girl da metterla ben in evidenza sui social. Ma in tutto ciò, al di là dell’aspetto organizzativo, c’è disgusto per come si spendono i soldi pubblici. Non è solo il caso della Calabria che ha riempito i giornali d’Italia, per buona pace di Belen che ha avuto pubblicità gratis. Quanti soldi vengono “sprecati” in Enti o manifestazioni inutili? Mentre le scuole cadono a pezzi, i servizi sociali soffrono, gli ospedali chiudono e le strade sono piene di buche? Ogni amministratore prima di spendere un euro dei soldi dei cittadini dovrebbe chiedersi a quale fine e se sono spesi bene.