Antonio Del Vecchio

San Marco in Lamis, venerdì 25 agosto 2017 -  Nonostante il fresco pungente della serata, grande successo di pubblico e di critica per la ‘Giornata del lavoro pugliese nel mondo’, a San Marco in Lamis. La stessa, cominciata alle ore 19,30 nel Cortile dell’edificio scolastico e proseguita sino a tarda ora, ha visto una numerosa platea, fatta di pubblico selezionato ed attento, proveniente dall’associazionismo locale e dalle istituzioni in genere.

In prima fila, tra l’altro, c’erano: Cosma Siani, docente di Lingua Inglese e Didattica della Letteratura Inglese all’Università romana di Tor Vergata, Sergio Damaro noto scrittore e saggista del luogo, nonché l’artista Nick Petruccelli che ha donato per l’occasione ai relatori ed ospiti d’onore (Gentile, Nardella e Presutto) il voluminoso Catalogo sulle sue opere. Ad introdurre il discorso è stata l’assessora al ramo e conduttrice - mattatrice dell’evento Meriligia Nardella,  che oltre a presentare i relatori, ha spiegato le motivazioni politiche di base. Sulla stessa scia, si è inserito il sindaco Michele Merla, che ha allargato l’orizzonte, attualizzando il tema, con i suoi problemi ancora irrisolti, quali la perdita dell’identità e lo spaesamento che affligge l’emigrante sia all’andata sia al ritorno nei rispettivi luoghi di azione. In proposito ha ricordato di aver ricevuto qualche giorno prima una telefonata dall’Australia di Antonio Tardio, giornalista della radio di quel Paese-Continente, chiedendogli se l’intervista la volesse in Italiano o in Inglese. Ma non conoscendo nè l’uno, né l’altro una lingua comune, ripiegarono sul dialetto, ultimo legame dell’emigrato con il paese natale.

E così si capirono e il servizio fu realizzato a beneficio dei tanti emigrati sammarchesi d’oltre oceano. L’europarlamentare, Elena Gentile, dopo essersi soffermata a lungo sul tema lavoro che, da manovale diventa sempre più intellettuale, ed elencato i successi conseguiti in campo durante il suo mandato assessorile alla Regione Puglia, ha annunciato un convegno sull’argomento previsto a gennaio del prossimo anno in quel di Bruxelles. In tale occasione si farà in quattro per far conoscere ai suoi colleghi degli altri stati il vero volto del Gargano, quello delle zone interne, che non è solo mafia, ma è soprattutto nella sua parte complessiva, tradizioni, cultura, gastronomia, paesaggio e quant’altro che non ha pari nel mondo.

Tra le rappresentanze , ovviamente ci sarà anche San Marco, con i suoi uomini e le sue originalità, a cominciare da Joseph Tusiani, di cui è fervida estimatrice fin da tempi non sospetti. Dopo di che è stata la volta di Michele Presutto di San Paolo Civitate, docente di lettere e dottore in Scienze Politiche, nonché studioso eminente del caso “Sacco e Vanzetti”, giustiziati nel 1927 negli USA per via delle loro idee anarchiche ‘individualistiche’. Si è soffermato soprattutto a parlare del contesto di vita, di lavoro ed associazionistico di Sacco, originario di Torremaggiore. Lo ha fatto, aiutandosi con le  fotografie inedite proiettate sullo scherma, partendo dal 1907, allorché accaddero tumulti bracciantili in quella cittadina con l’uccisione di Filomena Rubino, a cui assistette, diciassettenne, il Sacco.

Quindi, il relatore sposta la sua attenzione negli USA, scoprendo l’amicizia che il Sacco ha con l’avvocato socialista Leone Mucci, in quella terra da cinque anni per ragioni di famiglia e di lavoro. Scopre, quindi, una serie di giornali d’epoca, cui si accultarono, come ‘Cronache sovversive’, che ebbe al suo attivo circa 5000 abbonati, e così via. Presutto, passa poi a spiegare il perché della chiusura dell’emigrazione italiana in America e l’avvento negli anni’50 di quella verso il Continente Australiano, di cui San Marco, fu una grande protagonista, dimezzando la sua popolazione. E’ la volta, quindi, di Laura Pirro, che, aiutandosi anche lei, con la proiezione sul maxi-schermo della fotografia relativa al complesso architettonico “La Partenza” realizzato dal padre Filippo (attualmente adorna un lato dei due grandi Viali di Piazza Europa), grande artista e poeta scomparso.

Di esso ne analizza con cognizione di causa ogni particolare, proponendo un restauro conservativo di  lungo corso e le modalità di raccolta fondi.  Ancora l’ intervento sul tema di Matteo Coco, docente di Lettere di lungo corso alle Superiori, ed esperto in materia. Seguono, quindi, le varie tappe del  programma come previsto. Tra l’altro,   la declamazione di alcuni brani, tratti dal v. “Sammarchesi’ del cattedratico italo- australiano, Lou Soccio. Le stesse sono effettuate con molto garbo e spigliatezza dalle assessore Annalisa Sassano e Caterina Ferro, nonché dalle consigliere comunali, Grazia Mossuto e Loredana Leggieri. Accade, quindi, la prevista proiezione del documentario ‘’Donne in emigrazione’’ ed altri interventi. In precedenza si erano fatti ascoltare  con piacere gli intermezzi canoro-musicali di Festa Farina e Folk, invitati anche loro all’assise di Bruxelles.