Antonio Del Vecchio
San Marco in Lamis, giovedì 6 luglio 2017 - Non poteva non interessarsi delle’Piccole cose’ di Luigi Delle Vergini, toga d’oro del foro. e scrittore ‘en passant’ negli anni più recenti ispirati a personaggi e fatti della sua vita. Tra questi c’è una bellissima ed espressiva ‘fotografia’ in lirica dedicata al suo amico e compaesano migliore, il grande letterato poliglotta Joseph Tusiani, riportata a pag. 115 del v. citato all’inizio.
In essa si commuove, notando la panchina vuota, dove fino a pochi anni fa, il suo antico professore amava sedersi durante la solita vacanza di maggio per contemplare il campanile della Collegiata ed ascoltare il cinguettio degli uccelli che vi svolazzavano attorno. Ecco la risposta esaustiva e commossa che il Tusiani dà on line il 19 maggio u.s.al suo antico alunno di liceo: << Caro Luigi, sei inesauribile. Le tue Piccole Cose sono tante e tanto belle da regalare a tutti noi un tesoretto di vita. E’ difficile dirti quale di esse mi sia piaciuta di più perché non è facile distinguere tra fiori all’improvviso apparsi in una serra mai prima veduta. Uomini, animali, mondo vegetale e animale, non c’è cosa che ti sia sfuggita.
Sapendoti direi onnisciente, “toga d’oro” esperto di legge e pretura, non ci sorprende tutto quello che ci racconti, finché si arria alla sorpr4esa della pagina dedicata al tuo professore di liceo, della quale ti ringrazio con una gioia che non puoi immaginare. Congratulazioni e un forte affettuoso abbraccio, Joseph>>.
E’ vero il letterato in parola, quando si tratta di compaesani, si ‘spende’ per tutti e su tutto, perché il suo amore verso questi luoghi e la comunità che lo abita è sconfinato e lo sente proprio da sempre. In questo caso egli si supera in termini di più avvertiti sentimenti e di sintonia, come se quelle ‘ cose’ piccole o grandi che siano le appartengono o le abbia scritto di persona. Ad Maiora, Avvocato!