Dott. Michele Nardella

San Marco in Lamis, venerdì 30 giugno 2017 - Per l’ennesima volta si rende necessario intervenire per smentire l’articolo di turno di stampo populista e demagogico tipico del momento (il pagamento della c.d. “tassa sulla munnezza”)… Mi riferisco al comunicato del consigliere comunale pentastellato dott. Leonardo Coco: «Il Sindaco e i suoi Consiglieri aumentano la TARI, il M5S aveva proposto la riduzione”. Premesso che quanto state per leggere è stato già ampiamente e diffusamente discusso, illustrato e spiegato sia in commissione bilancio che nella seduta del consiglio comunale del 24.05.2017 (mannaggia alla diretta streaming che non c’è!!), mi sforzerò di essere ancora più chiaro:

 

 

  • In questi giorni i cittadini sammarchesi stanno ricevendo gli avvisi di pagamento con un aumento di circa il 6% e nessuno ha spiegato i motivi!”

Ma davvero il consigliere Coco non è a conoscenza dei motivi che hanno determinato l’aumento della Tari? Eppure era presente sia in commissione che in consiglio!

Comunque, le tariffe TARI 2017 sono aumentate non per sadismo o capriccio della maggioranza ma semplicemente perchè rispetto al 2016 sono aumentati: a)  il costo del servizio di gestione dei rifiuti urbani- affidato alla Edilverde srl a seguito di gara di appalto indetta nella primavera del 2016- per complessivi + 101.515,93 € (adeguamento ISTAT di circa il 6% dei costi); b) il costo di conferimento dei rifiuti indifferenziati, per circa + 60.000,00 €.

 

  • “I costi amministrativi ( 24.000,00 €) inseriti nel piano finanziario sono altissimi”

Come già ribadito in Consiglio Comunale, i costi amministrativi comprendono non solo le spese di notifica degli avvisi di pagamento (per le quali si è riusciti ad ottenere un consistente ribasso concentrando l’emissione degli avvisi in un unico momento e non in due come in passato!), ma anche le spese di notifica dei solleciti di pagamento del 2013 inoltrati ai contribuenti nel mese di giugno (pari ad euro 4.150,00) e le spese di notifica degli avvisi di accertamento (di prossima emissione) delle annualità 2013 e 2014, la cui competenza (OSL vs Comune) è ancora da definire stante la complessità della vicenda ed il parere contrastante fornito dal Ministero dell’Interno. A tal proposito, se il consigliere Coco, anche in qualità di presidente della commissione bilancio, volesse appoggiare la nostra richiesta alla OSL,  gliene sarei grato..

 

  • “Il Sindaco e i suoi Consiglieri aumentano la TARI, il M5S aveva proposto la riduzione!”

Premesso che ogni cittadino (me compreso!) vorrebbe la riduzione della TARI come di tutti gli altri tributi comunali  e statali, resta il piccolissimo problema di riuscire nell’intento, salvaguardando comunque i vincoli di finanza pubblica con entrate certe.

Come già spiegato ampiamente, le entrate derivanti dalla riscossione dei tributi fino al 2014 (a proposito le annualità 2010, 2011 e 2012 sono già state accertate e a breve partirà la riscossione coattiva) sono di competenza dell’OSL e non possono essere utilizzate per finanziare spese correnti, come il costo del servizio di gestione dei rifiuti. Più in generale però vorrei ricordare al consigliere Coco quel famoso art. 70 del D. Lgs. n. 507/93, terzo comma, così come modificato dall’art. 1, comma 340, della Legge 30 dicembre 2004 n. 311, il quale (introdotto per la TARSU, trova applicazione anche per la TARI) prevede che i Comuni possano modificare d’ufficio le superfici dichiarate solo se inferiori all’80% della superficie catastale, rispettando peraltro una procedura ben definita; negli altri casi il comune non può modificare d’ufficio la superficie dichiarata e quindi aumentare d’imperio la relativa tariffa in quanto spetta al singolo contribuente, se vuole evitare di continuare a ricevere anche per le annualità successive accertamenti con aggravio di sanzioni ed interessi, comunicare la volontà di adeguarsi alla superficie accertata.

 

Quindi, cari cittadini, fare propaganda politica e vantarsi di proporre la riduzione delle tasse è uno sport bellissimo che molti amano praticare..… Amministrare però è un’altra cosa…. soprattutto se si amministra un Comune in stato di dissesto finanziario!

La realtà è che l’unico modo per ridurre la TARI è aumentare la percentuale di raccolta differenziata in modo da ottenere una riduzione graduale dell’ecotassa e dei costi di smaltimento dell’indifferenziata.

A tal proposito, grazie proprio all’aumento della percentuale  di raccolta differenziata degli ultimi mesi, la Regione Puglia ha inserito il nostro Comune tra quelli esentati dal versamento mensile del differenziale dell’ecotassa. Si tratta di un primo tangibile esempio di come differenziare conviene!  L’auspicio è che il trend della raccolta differenziata aumenti ancora e si consolidi affinchè l’anno prossimo si possa davvero approvare una riduzione delle tariffe TARI.

 

 

L’Assessore al Bilancio

Dott. Michele Nardella