San Marco nel Cuore

San Marco in Lamis, venerdì 26 maggio 2017 -  I sottoscritti Consiglieri Comunali di San Marco in Lamis, in relazione alla convocazione del Consiglio Comunale di cui all’oggetto, espongono quanto segue.  Per le ore 17.00 del 24 maggio 2017 (avviso del 16.05.2017 prot. n. 6602) è stato convocato in sessione ordinaria il Consiglio Comunale per la trattazione del seguente ordine del giorno:

 -approvazione Bilancio di Previsione 2015-2017 e relativi allegati;

-approvazione Bilancio di Previsione 2016-2018 e relativi allegati.

      Tale convocazione scaturisce dalla notifica del decreto ministeriale n. 037276 del 05.04.2017 con il quale è stata approvata l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato per gli anni 2015 e 2016/2017, con l’obbligo di deliberare entro 30 giorni dall’ultima notifica il bilancio di previsione relativo agli stessi anni, sulla base delle ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato.

      Nelle sedute della Commissione Consiliare per il Bilancio, tenutesi l’11 ed il 18 maggio 2017, i componenti hanno discusso dell’adempimento ed il relatore assumeva che i dati del bilancio di previsione da approvarsi erano simili a quelli delle ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato e poi accennava alla comunicazione ai capigruppo del deposito degli atti a cura degli uffici preposti.

      La Giunta Comunale, già in data 11 maggio 2017, aveva provveduto alla approvazione degli schemi di bilancio con le deliberazioni nn. 50 e 51 (richiamando, confermando e approvando una miriade di atti amministrativi della precedente Giunta Cera), con l’onere di presentazione al Consiglio Comunale per la definitiva approvazione come per legge.

      Si rileva che il procedimento che ha portato alla convocazione del Consiglio Comunale per il 24 c.m. presenta vizi di forma e di sostanza non sanabili che inficiano il corretto iter per l’approvazione dei bilanci di previsione, in quanto lesivi dell’incarico rivestito o comunque incidenti sul diritto all’ufficio di Consigliere Comunale, con specifico riferimento alla inosservanza del termine per il deposito degli atti di bilancio e alla preclusione della facoltà di presentare possibili emendamenti.

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      Nella fattispecie l’illegittimità si concretizza per:

1)violazione dell’art. 174 del  D. Lgs. n. 267/2000;

2)violazione dell’art. 89 dello Statuto Comunale;

3)violazione degli artt. 7 e 8 del Regolamento di Contabilità;

4)violazione dell’art. 7 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale.

      L’art. 174 del Tuel rimette al Regolamento di Contabilità del Comune la fissazione del termine entro il quale lo schema di bilancio di previsione deve essere presentato ai componenti del Consiglio per l’approvazione, nonchè quello per la presentazione degli eventuali emendamenti.

      L’art. 89 dello Statuto Comunale fissa il termine per il deposito presso la segreteria degli atti relativi al bilancio di previsione, demandando all’apposito Regolamento la disciplina delle norme relative alla contabilità generale.

      L’art. 7 del Regolamento di Contabilità fissa i termini per la presentazione all’Organo Consiliare degli atti di bilancio, previa comunicazione ai Capigruppo Consiliari, e dispone che tutti gli atti siano depositati presso l’Ufficio di Ragioneria entro il quindicesimo giorno antecedente la data fissata per l’approvazione, con l’avviso, a cura del Segretario Comunale, mediante affissione all’albo pretorio, sul sito web dell’Ente e comunicazione immediata ai Capigruppo Consiliari

      L’art. 8 del Regolamento di Contabilità consente ai Consiglieri Comunali di presentare emendamenti allo schema di bilancio fino a 7 giorni prima di quello previsto per l’approvazione del bilancio. 

      L’art. 7 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale dispone che ogni argomento sottoposto all’esame del Consiglio Comunale, unitamente ad ogni altro documento allegato, deve essere depositato ventiquattro ore prima della seduta presso gli uffici della segreteria generale munito dei prescritti pareri ex D. Lgs. n. 267/2000.

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      Nessuno dei suindicati termini risulta rispettato con la conseguente compressione delle prerogative istituzionali spettanti ai Capigruppo Consiliari e ai Consiglieri Comunali.

      Nessuna comunicazione di deposito degli atti di bilancio è stata fatta ai Capigruppo (15 giorni prima del Consiglio) perché nessun deposito è mai avvenuto e nessun emendamento (fino a 7 giorni prima del Consiglio) i Consiglieri hanno potuto presentare per la mancata ostensione degli atti.

      Nessuna proposta di deliberazione e nessun allegato, a tutta la data del 23 maggio 2017, risulta essere presente in segreteria nel fascicolo degli argomenti da sottoporre (almeno ventiquattro ore prima) al Consiglio Comunale fissato per il 24 maggio 2017 .

      Risulta evidente che tali inosservanze si traducono in una automatica lesione dello ius ad officium in quanto si è precluso l’esercizio della funzione di Consigliere Comunale al fine di poter liberamente e consapevolmente deliberare.

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      E’ chiaro che la questione verte sulle prescrizioni contenute nell’allegato A), parte integrante e sostanziale del richiamato Decreto Ministeriale che ha approvato l'ipotesi di bilancio riequilibrato.

      La riconosciuta validità ai provvedimenti di risanamento, come derivante dalla predisposta ipotesi di bilancio riequilibrato, dovrebbe assicurare l’equilibrio finanziario ed economico ma non  fa cessare gli effetti del dissesto dal momento che il Ministero ha impartito delle prescrizioni a cui il Comune si deve obbligatoriamente attenere.

      E’ pur vero che tra l'ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato e il bilancio di previsione vi deve essere coincidenza di struttura, per cui i due atti dovrebbero avere un identico contenuto, ma è altrettanto vero che l'art. 264 comma 1 del TUEL prescrive all'Ente di deliberare il bilancio entro trenta giorni dal Decreto Ministeriale di approvazione della relativa ipotesi.

      Il sistema chiarisce quindi che il bilancio previsionale da adottare possa essere anche differente dall'ipotesi di bilancio riequilibrato sulla base delle prescrizioni contenute nel Decreto Ministeriale, nel senso che queste prescrizioni, se rispettate e adottate, potevano e possono apportare aggiustamenti e correzioni in funzione di stabilizzare ancor più la situazione risanata, atteso che le stesse prescrizioni sono addirittura decorrenti dal 1° gennaio 2015.

      Ed è in questa ottica che i Consiglieri Comunali potevano fattivamente collaborare, se fossero stati rispettati i superiori termini di deposito, attraverso suggerimenti ed emendamenti inerenti, ad esempio, i punti 2.14 e 2.15 del Decreto laddove si dispone di adottare, dal 01.01.2015, tutti i provvedimenti relativi ai beni immobili di proprietà del Comune per un loro corretto e proficuo utilizzo e per applicare e riscuotere canoni di locazione conformi a legge.

      Interloquire sul punto 6 del Decreto che obbliga l’Ente a rispettare le regole del patto di stabilità interno, quando invece risulta, da nota del Ministero, che per l’annualità 2015 non è stato rispettato per lo sforamento di -126 mila €. per colpa dell’obbligatorio pagamento di €. 400 mila alla Presidenza del Consiglio dei Ministri (per le note vicende degli espropri) che di fatto ha peggiorato la gestione del bilancio con limitazioni per l’Ente nell’assicurare alcuni servizi.

      Emendare quindi, anche attraverso il monitoraggio dei residui passivi e l’eventuale utilizzo del Fondo di Riserva, del Fondo dei crediti di dubbia esigibilità e del Fondo Salario Accessorio, le voci che hanno portato per l’anno 2015 allo sforamento del Patto di stabilità interno per -126 mila €, per la verifica di eventuali miglioramenti nella gestione, con riduzione dello sforamento, ovvero per la verifica del rispetto delle regole.

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      Per questi motivi i sottoscritti Consiglieri Comunali non partecipano al voto relativo all’approvazione dei bilanci di previsione 2015/2017 e 2016/2018 con relativi allegati, chiedendo che la presente nota sia trasmessa agli Organi in indirizzo e allegata alle deliberazioni consiliari.

San Marco in Lamis, 24 maggio 2017

 

Pasquale Spagnoli      

            Nicola Potenza    

          Michele Ruggieri        

  Antonietta Siciliano