Antonio Daniele
San Marco in Lamis, domenica 16 aprile 2017 - Un macigno, una grossa pietra è posta davanti al sepolcro. Il silenzio copre l’umanità. Eppure è un silenzio assordante. Davanti a quel sepolcro, l’innocente grida. Il Verbo diventa Parola, nel silenzio. Davanti a quel sepolcro c’è l’uomo solo. C’è la creatura senza il creatore. Davanti a quel sepolcro, il silenzio diventa attesa del nuovo giorno. Nel silenzio di Dio, c’è la nostra fede.
Nel silenzio di Dio, l’uomo scopre di non essere più solo. C’è Maria che serbava la Parola, meditandola nel suo cuore. Anche in questo giorno Dio non ci lascia soli con noi stessi. Nella sua seconda annunciazione ai piedi della croce, Maria diventa la mamma di tutta l’umanità.Maria è custode del silenzio di Dio. Maria, madre dell’attesa custodisci il silenzio dell’umanità nel giorno dello smarrimento. Davanti ai tanti sepolcri della nostra esistenza, il silenzio diventi ascolto della Parola, che sostiene e guarisce.