Luigi Ciavarella
San Marco in Lamis – venerdì 24 aprile 2015 - Un video racconta un pezzo di storia meravigliosa che attraversa la storia del nostro paese, quella laboriosa, positiva e forgiata sulle passioni con la forza delle immagini che scorrono e in cui ciascuno di noi può specchiarsi. Compie un quarto di secolo la scuola di ballo “Swing Club”, una delle più belle realtà del paese, che Michele Giuliani (noto a tutti come Mikalett) ha fondato dal nulla nel lontano 1990 col chiaro intento di far rivivere qui un mondo nuovo con lo scopo dichiarato di far divertire tante persone insegnando loro a ballare e stare insieme.
Che questo progetto abbia ottenuto un successo oltre ogni aspettativa è un dato di fatto e lo dimostrano le testimonianze di tante coppie adulte, ragazze e ragazzi, anche bambini, ecc. che queste piste, a volte improvvisate altre volte studiate con metodo professionale, sempre in maniera crescente, le hanno praticate come la scuola a cui hanno appreso l’arte e la poesia di stare insieme in un universo in cui questi legami sono sempre più merce rara soprattutto in quegli tempi chiusi per definizione ad ogni progetto aggregativo, che pure servono per tenere insieme rapporti di amicizia e il ballo, con tutte le sue varie forme ludiche, lo è misurando vicinanze che col tempo si saldano e si proiettano nel futuro. Allora tutti i balli moderni, da quelli classici, aggiornati sui nuovi passi di danza, oppure quelli alla moda che tanto piacciono ai giovani qui trovano spazio e vitalità rendendo liete serate indimenticabili nel segno della felicità.
Mikalett ha prodotto tutto questo e la frizzante serata di intrattenimento che si prospetta stasera in una grande sala di Villa Fontana in San Giovanni Rotondo , con la presenza di 160 coppie, arrivate sin qui a festeggiare un traguardo epocale, rappresentano quanta gratitudine esse debbano al maestro Mikalett, partito dal nulla un giorno di 25 anni fa e giunto, con tenacia e professionalità, a conseguire con grande soddisfazione risultati impensabili.
Una realtà che il paese dovrebbe tributare se non altro perché egli ha saputo dare un segno di discontinuità in un ambiente desolato e smarrito come il nostro, con poche attrattive degne di interesse prima che il mondo del ballo prendesse piede facendo proseliti, creando attività contigue, esempi da emulare, segni di partecipazione emotiva che col tempo sono diventate vere istituzioni coinvolgendo ogni genere di persone di ogni età, dalle scolaresche di ogni ordine e grado ai malati negli ospedali sin nei luoghi più disagiati del paese portando in ciascuno luogo un segno d’affetto e di speranza attraverso i movimenti magici che suscita il ballo, trasmettendo ovunque sempre un sorriso di simpatia.
Tanti Auguri Mikalett per i prossimi traguardi.
Luigi Ciavarella