Mario Ciro Ciavarella Aurelio
San Marco in Lamis, sabato 8 ottobre 2022 - Aveva senso tempo fa quando, nel 1991, il Partito Comunista Italiano cambiò il nome in Partito Democratico di Sinistra (PdS). Cambio non solo di nome ma anche direzione politica: il muro di Berlino era caduto da pochi mesi, e il partito comunista più popolare dell'Europa democratica, decise di cambiare forma e sostanza. Ma adesso, cosa vogliono Letta e i suoi simili che vogliono cambiare nome al PD?
Non viviamo in un momento storico "storico", ma uno dei tanti passaggi della società italiana che per la prima volta ha deciso, come maggioranza, di dare fiducia alla Destra "destra". I problemi non saranno risolti tra pochi mesi, ma si cercherà di non peggiorarli. Il governo che verrà, farà di tutto per non crollare prima del tempo, e l'opposizione (con qualsiasi nome!!) cercherà di contrastarlo anche nelle decisioni giuste. Niente di nuovo sotto il solleone di Montecitorio e Palazzo Madama.
Cambiare nome per fare cosa??? "Quelli della Sinistra di una volta" (ecco, questo potrebbe essere il nome giusto), devono decidere se difendere gli onesti o i ladri che ti entrano dentro casa!! Devono decidere se solo da noi può sbarcare mezzo continente nero o... tutto!!! Devono decidere se il reddito di cittadinanza dà anche dignità ai bisognosi oltre che denaro regalato. Il Partito alla Ricerca dell'identità Perduta deve avere anche le idee chiare. Altrimenti gli italiani che non sanno chi votare alle prossime elezioni (ci sono sempre delle prossime elezioni), voteranno quei partiti che dicono di non votare chi non ha le idee chiare!!E la chiarezza in politica sta diventando un bene ancora apprezzabile.