Antonio Daniele
San Marco in Lamis, giovedì 22 settembre 2022 - La cappella dei Santi Medici è legata alla famiglia Siani e in modo particolare a Vittorio. Posta sulla via Sacra Langobardorum, la cappella è dedicata ai Santi Medici Cosma e Damiano venerati nell’omonimo santuario di Bitonto. La cappella s’inserisce pienamente nel contesto ambientale e panoramico del Gargano. Per quelli della mia generazione, la cappella è sempre esistita. Sta lì a vegliare i pellegrini che percorrono la strada per raggiungere i santuari di S. Matteo, di S. Pio e dell’Arcangelo Michele.
È una stazione di fede che attraverso la testimonianza di questi martiri, ci rimandano al pellegrinaggio terreno. Venerati sia nella chiesa cattolica che ortodossa, la loro vita ci ispira alla cura delle persone e delle loro malattie. In ogni persona inferma, vedevano Cristo Gesù sofferente sulla croce, per questo motivo il loro servizio di medici era gratuito. La storia della cappella s’incrocia con la vita di Vittorio. Infermo per un mal di testa fortissimo che lo teneva a letto, Vittorio attribuì la guarigione alla “visita” di Padre Pio e dei Santi Medici. Si mise subito a lavoro per realizzare un luogo a loro dedicato. Fu scelto Borgo Celano dove attualmente sorge.
Ottenuto il permesso dal comune, ebbe l’intuito di chiedere l’obolo a tutti i conoscenti, perché quest’opera non fosse solo un fatto privato. Andò anche da Padre Pio a chiedere l’obolo. Alle dimostranze di S. Pio di non possedere nulla, solo l’insistenza di Vittorio, “piegò” il santo a chiedere all’economo del convento un’offerta che veniva richiesta. Le 5 lire di S. Pio furono i primi soldi per la costruzione della cappella. Benedetta la prima pietra dal Padre Guardiano del Convento di S. Matteo, la benedizione della cappella avvenne alla presenza del Vescovo di Foggia mons. Paolo Carta. Questi primi santi martiri cristiani, posti su una strada impregnata di fede, ci aiutino nella sequela di Cristo, medico dell’anima e del corpo di ogni credente.