Mario Ciro Ciavarella
San Marco in Lamis, venerdì 15 gennaio 2016 - Sono pochi i luoghi aperti dove gli anziani passano il tempo. Nei posti dove batte il sole oppure quasi ai bordi di opere pubbliche in costruzione (cantieri a cielo aperto). Li vedi con la mani che si incontrano… dietro ai pantaloni per reggerli , la sigaretta tra le labbra, berretti che si toccano ogni volta che hanno qualcosa da dire al “collega” vicino o all’operaio su una ruspa. “Giovane, la pala della ruspa la devi affondare bene nel catrame, altrimenti la ruspa potrebbe ribaltarsi!!” Oppure: “Il tubo della condotta idrica non è sistemato bene: non tocca il tubo adiacente. Potrebbe perdere acqua”.
Anziani con passati diversi da quelli degli operai… guardati a vista, e che ora stanno sistemando una strada o innalzando dei muri in un cantiere. Dispensatori di consigli buoni e giusti.
Novelli Gesù cha hanno la “parabola” giusta per il manto stradale in rifacimento. Dove ogni “perla di saggezza edile” viene regalata a muratori ed operai atti a mettere mano a nuove costruzioni, il cui esito non è ancora dato sapere.
Sembra che questi… diversamente giovani, abbiano nelle loro menti i progetti prima… del progetto. Progetti sognati tempo fa e che ora vedono realizzati davanti ai loro occhi.
E per non perdere nemmeno un… chiodo della “loro” opera in costruzione, il comune di Milano ha messo a disposizione di questi “anziani-operai-non-in-pensione” un’applicazione sui telefonini per seguire minuto per minuto i lavori in corso di tutti i cantieri aperti e anche di quelli che verranno aperti!!!
Per ora l’app interessa solo la città di Milano, ma prossimamente anche i pensionati di Bologna, telefonino alla mano potranno sapere in diretta dove si lavora e per che cosa.
La crisi mette in atto strategie come queste: allontanare i pensionati e gli anziani in genere… da atti inconsulti, farli distrarre, dare a loro l’idea di essere utili ala società, suggerendo come sistemare questa o quella mattonella.
L’app è ormai in quasi tutti i pensionati di Milano, e tutti si mettono in contatto tra di loro per raggiungere il nuovo cantiere appena aperto; gli altri sono ormai chiusi da tempo, poiché terminati.
Su una 112 Autobianchi due “simil-operai” avanti con l’età, raggiungono un cantiere aperto da poche ore, scoperto sull’applicazione: “Un cantiere al giorno toglie il medico di torno”.
Squadrano la situazione e iniziano a dare le prime indicazioni agli operai che stanno smantellando il manto stradale di un tratto di strada in disuso da decenni.
“Ecco dove abbiamo sbandato con la mia 112 una ventina di anni fa, proprio in quel punto dove adesso stanno togliendo il catrame”, dice uno dei due “simil-cantonieri”.
“E allora diciamo agli operai come devono aggiustare proprio quel tratto, chi meglio di noi sa dov’è il problema?”, risponde l’altro sopravvissuto all’incidente.
“Scusa, giovane, la curva la devi fare più larga. Anni fa ho perso il controllo dell’auto proprio in quel punto. Fai come ti dico io, altrimenti altri faranno la stessa fine”, suggerì il vecchietto superstite.
“Ma chi è che parla? ecco, altri due che sanno dare consigli sui lavori in corso. Non ti preoccupare nonno, che già sappiamo cosa fare, abbiamo il progetto dell’ingegnere”, rispose l’operaio (quello vero).
No, no, devi fare come ti diciamo noi, altrimenti faccio ricorso, e blocco tutto. Noi due ci siamo salvati per miracolo da un incidente”, insistette l’anziano munito di “app sui lavori in corso”.
“Andate via altrimenti l’incidente ve lo facciamo adesso, a tutti e due”, minacciò l’operario dalla ruspa dove stava seduto e che stava guidando.
Dopo questa minaccia, i due anziani andarono immediatamente in caserma per denunciare non le minacce subite, ma il progetto non fatto “ad arte”. Quel progetto doveva essere rifatto da zero, e rifatto come dicevano quei due sopravvissuti ad un incidente tempo addietro.
Il ricorso presentato venne approvato dall’ingegnere comunale che modificò il progetto iniziale seguendo le direttive dei due anziani.
La curva di quei lavori in corso venne realizzata come dissero i due… miracolati da san Cristoforo (protettore degli automobilisti).
Alla fine dei lavori il nuovo tratto stradale venne visitato ancora una volta dai due… neo progettisti. E videro che la curva era abbastanza ampia come vollero loro e al limite di quella curva c’era anche un’edicola (non quella dei giornali) dove vollero che venissero costruiti… due loculi, visibili da lontano.
Da dove, il più tardi possibile, potessero dire da un altro mondo, nei sogni ad amici e parenti, che la vita va presa con la giusta… curvatura.
Né stretta e né larga. Giusto lo spazio per farci passare dentro due macchine. La nostra e quella di fronte.
(Molti incontri nella vita è meglio evitarli…)
Mario Ciro Ciavarella