Antonio Lo Vecchio
San Marco in Lamis, mercoledì 13 gennaio 2016 - Contro la ricerca di idrocarburi e le trivellazioni nell’Adriatico e nell’Ionio si schiera apertamente anche la Federazione Provinciale del Partito di Rifondazione Comunista, diretta da alcuni anni da Antonello Soccio, amministratore pubblico e politico di lungo corso, originario di San Marco in Lamis.Lo fa con un duro e pepato comunicato stampa e relativo manifesto affisso in dove. Con esso, tra l’altro, si condanna aspramente la decisione del governo Renzi, per aver autorizzato la ricerca di petrolio e gas nelle immediate vicinanze delle Isole Tremiti e della costa Adriatica.
Tale scelta – a quanto si legge - sarebbe priva di qualunque motivazione logica ed economica, investendo, peraltro, un’ area del parco marino. Zona, quest’ultima, “protetta” per antonomasia, in quanto di rilevanza internazionale. Per di più la messa in atto della decisione – si rileva più avanti - potrebbe provocare danni gravissimi, oltre che all’ambiente marino ed alle coste adriatiche, anche a settori economici strategici come il turismo e la pesca che, si ricorda ai componenti del vigente governo, sono comparti trainanti dell’economia della Capitanata e della Puglia, fornendo occupazione a centinaia di migliaia di addetti.
Il Partito di Rifondazione Comunista, guidato da Soccio, ritiene altresì che questa scelta politica scellerata del governo andrebbe contrastata in tutti i modi compreso il referendum già richiesto ed in attesa di pronuncia di legittimità da parte della Corte Costituzionale. Ed è per questo - secondo gli estensori del documento in parola, – che il Partito ha aderito sin da subito ad ogni iniziativa pubblica in difesa del nostro mare come la grande manifestazione tenutasi a Manfredonia il 6 Ottobre del 2012 (vedi foto).
Considerata la “trasversalità della questione” , il documento si conclude, auspicando e la massima unità di intenti sia tra le diverse forze politiche presenti sul territorio, attraverso il Comitato No Triv, sia tra i rappresentanti istituzionali delle regioni esposte al grave rischio di inquinamento e di danni ai settori economici del turismo e della pesca.